Una ragazza in fuga, un caso senza speranza.
Il romanzo-rivelazione di un maestro della tensione
«I libri di Wilson riportano alla mente John le Carré e Martin Cruz Smith».
The New York Times
Amy, figlia di due sbirri, decide di scappare di casa e nel pieno della sua ribellione adolescenziale lancia anche la sfida definitiva ai genitori, entrambi specializzati in indagini su rapimenti e persone scomparse. “Non mi troverete mai”. Si chiude così la lettera che lascia in una casa dalla quale ha già minuziosamente cancellato ogni traccia di sé. E si aprono così le angosce, le sofferenze, la rabbia e il delirio per i genitori, Charles e Mercy, di nuovo uniti in questa tragedia dopo gli anni di divorzio. Quando poi, a Madrid, la polizia spagnola trova in un sacco gettato in riva al fiume le parti di un cadavere femminile e un passaporto inglese intestato a Amy Boxer, le loro vite finiscono travolte in un vortice. Charles vola in Spagna. La sinistra oscurità che da anni si porta dentro è ormai esplosa e, come un buco nero, fagocita tutto il suo essere, lasciandogli solo un folle desiderio di vendetta.
Mercy rimane a Londra. Aggrappata al lavoro nel debole tentativo di preservare la salute mentale, si getta anima e corpo sul difficile caso del rapimento di un giovane russo, Saša Bobkov. Ma un nuovo evento sta per travolgere entrambi.
Non mi troverete mai è un romanzo denso e profondo. Avvincente nei suoi colpi di scena architettati con grande maestria da Wilson, intrigante per le dinamiche da crime novel, inquietante per la luce che getta sugli abissi della psiche umana.