È così accaduto che il giorno stesso in cui ho pubblicato la notizia del Premio dedicato alla narrativa tradotta dall’arabo, il Premio stesso abbia diffuso il comunicato stampa con i nomi delle cinque traduttrici (sì, sono tutte donne) finaliste.
Si tratta di Maria Avino, per la sua traduzione di Morire è un mestiere difficile del siriano Khaled Khalifa (Bompiani 2019); Samuela Pagani, che ha tradotto Corriere di notte, della libanese Hoda Barakat (La nave di Teseo 2019); Nadia Rocchetti, traduttrice di Viaggio contro il tempo della libanese Emily Nasrallah (Jouvence 2018); Monica Ruocco, per la sua traduzione di Il suonatore di nuvole, dello scrittore iracheno Ali Bader (Argo 2017); Barbara Teresi, traduttrice di Una piccola morte, del saudita Mohamed Hasan Alwan (e/o 2019).