Uscirà tra una settimana ”Uno strano paese" , il nuovo romanzo dell’autrice de ”L’eleganza del riccio”, Muriel Barbery, edito da E/O. La traduzione dal francese è di Alberto Bracci Testasecca.
Muriel Barbery e l’influenza asiatica
Ispirato ampiamente all’estetica asiatica e giapponese, è un libro in cui si mischiano umorismo e considerazioni metafisiche. Benché vi si ritrovino i personaggi di ”Vita degli elfi”, uscito nel 2016, è un romanzo autonomo che può essere letto indipendentemente da quella prima parte. In quanto riflessione sugli eterni tormenti delle civiltà, sulla vita dei morti e sul potere della poesia, ”Uno strano paese” è allo stesso tempo un racconto imbevuto di magia, un romanzo d’avventura e fantasy, una meditazione e un invito all’immaginazione e al sogno.
Di cosa parla il romanzo
Inizia in un una sera di neve, quando un affabile tipo dai capelli rossi di nome Petrus sembra spuntare dal nulla nella cantina del castello dell’Estremadura in cui Alejandro de Yepes e Jesús Rocamora, giovani ufficiali dell’esercito regolare spagnolo, hanno fatto accampare le loro truppe. È il sesto anno della più grande guerra mai combattuta dagli uomini, e l’inizio di un’avventura straordinaria che vede i due spagnoli lasciare il proprio posto e attraversare un ponte invisibile. Il fatto è che Petrus è un elfo. Viene dal mondo segreto delle brume dove è già riunita una compagnia di uomini, donne ed elfi su cui poggia il destino della guerra. Alejandro e Jesús scopriranno la terra del loro nuovo amico. Terra d’armonia naturale, di bellezza e di poesia, anche essa costretta a confrontarsi con i flagelli del conflitto e del declino. Incontreranno l’amore e in compagnia di Petrus, elfo iconoclasta , parteciperanno all’ultima battaglia in cui si delinea l’identità del mondo a venire.