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Un thriller politico che tocca tutti i nodi dolenti della nostra società. Arrivismo, corruzione, immunità: sullo sfondo di una Trieste d’inizio estate la commissaria Xenia Zannier dovrà affrontare ben più che semplici delinquenti…

Autore: Emma Toniolo
Testata: Leggere a colori
Data: 6 maggio 2020
URL: https://www.leggereacolori.com/letti-e-recensiti/recensione-di-borderless-di-veit-heinichen/

Xenia Ylenia Zannier non è una che si arrende facilmente. Già dalla nascita, avvenuta nel pieno del terremoto del Friuli del 1976, ha dimostrato determinazione e combattività fuori dal comune e ancor oggi, nelle vesti di commissaria della città di Grado, non è da meno. Ma il caso su cui si trova a lavorare questa volta pare proprio essere più grande di lei.

In pochi giorni è costretta a gestire uno sbarco di migranti, forse legato a illegali traffici d’armi, nonché l’infittirsi di azioni eversive di Patria Nostra, gruppo estremista friulano che rivendica piena indipendenza nei confronti della Germania e dell’Unione Europea.

Due problematiche apparentemente scollegate, ma che nel disegno di Veit Heinichen riescono a fondersi all’interno di un enorme, criminoso progetto che vede coinvolte figure d’alto lignaggio, tra cui la senatrice Romana Castelli de Poltieri, cui Xenia è legata da un profondo odio.

Membri dei servizi segreti tedeschi, ex-guerriglieri croati, capi mafiosi: Xenia si trova al centro di uno dei più grandi progetti criminali di sempre, e dovrà combattere con la burocrazia prima che con i colpevoli per scovare la verità.

In questa già complessa cornice si aggiungono nuovi personaggi, che arricchiscono ulteriormente la trama: è il caso ad esempio di Clarissa Waisz e Milos Ban, rispettivamente fotografa di viaggio ed ex-militante nella guerra Jugoslava, che fanno il loro ingresso e prendono parte alla fitta trama di rapporti che lega i personaggi principali.

Un testo, quello di Viet Heinichen, talmente ben congegnato nei suoi ingranaggi interni da risultare quasi criptico per un lettore poco attento a nomi, fatti e relazioni. Allo stesso tempo però un libro che sa farsi leggere, e che spinge il lettore ad arrivare in un fiato alla fine.

Approfondimento

Borderless è un testo nuovo anche per il suo autore: Veit Heinichen, autore di numerosi libri prima di questo, aveva finora costruito le sue trame sulla figura del poliziotto Proteo Laurenti; stavolta però Laurenti non fa che da sfondo, lasciando campo pieno ad una nuova, ben riuscita protagonista. Xenia Zannier popola la scena nella sua bellezza, nella sua abilità di poliziotta, nella capacità di imporsi in un mondo corrotto e sommerso dalla burocrazia.

Donna combattiva e più che mai decisa a uscirne vincitrice, ha un carattere abbastanza forte da permetterle di imporsi anche sui più alti dignitari tedeschi.

Assieme a lei sono tante le donne che popolano il romanzo, mostrando la loro determinazione nel bene e nel male. C’è Romana Castelli de Poltieri, abbastanza lungimirante e astuta da aver scalato la scala sociale fino a raggiungere il ruolo di senatrice, e c’è Clarissa Waisz, fotografa di viaggio ma anche improvvisata detective.

A fare da sfondo a questi personaggi si pone una vicenda mafiosa che affonda le sue radici negli anni ’90, nel periodo della guerra jugoslava: si tratta di criminosi accordi tra guerriglieri e diplomatici tedeschi, sopravvissuti fino ai giorni presenti. Una cornice politica che richiede attenzione da parte del lettore: è un attimo perdere un collegamento e non riuscire quindi a ricostruire il piano d’insieme. È forse questa l’unica pecca di un romanzo che, in quanto a stile e vivacità, meriterebbe punteggio pieno: l’estrema complessità delle congiure ordite ai piani alti dell’Intelligence tedesca e croata, il continuo riferirsi a vicende storiche della regione triestina, che non tutti conoscono, l’alto tasso di richiami e collegamenti tra personaggi rischiano di far perdere il filo ad un lettore non sufficientemente accorto.

Una volta ricostruito il quadro, però, tutto fila liscio, e il testo scorre sotto gli occhi grazie alla maestria di Heinichen.