Veit Heinichen, scrittore tedesco, laureato in economia e direttore della casa editrice Berlin Verlag fino al 1999. Dal 1997 vive stabilmente a Trieste, dove ambienta i suoi romanzi che sono stati pubblicati e tradotti in tutta Europa, e dove è ambientato Borderless, thriller politico ambizioso in cui i protagonisti si muovono tra Italia, Slovenia, Germania e Austria, proprio come se non ci fossero confini. Il movimento umano diventa però anche un movimento politico e sociale mostrando la complessità e la multiculturalità, nonché la storia, di una parte italiana ed europea profondamente segnata dalla storia dell’ultimo secolo.
Xenia Ylenia Zannier era venuta al mondo in mezzo alla tragedia, prematura di due mesi. Lavora a Grado, eppure il suo passato l’ha vista impegnata a Ostia e a Roma: un passato che vede coinvolto anche suo fratello e la senatrice Romana Castelli de Poltieri. Perché Xenia si trova a Grado? Che stia preparando la sua personale vendetta? È notte quando a Grado attracca una nave carica di profughi siriani, lassù nel Friuli – Venezia Giulia sicuramente è un evento inaspettato che porta con sé molti dubbi e domande, specialmente riguardo al traffico di esseri umani.
Il milanese Vittorio Alfieri si è lasciato guidare dalle emozioni soltanto una volta in tutta la sua carriera, ossia quando ha acquisito quell’azienda, la ChimiCo SPA.
Ed è proprio a Grado che Vittorio, che si occupa di coltivazione dando lavoro agli immigrati, vuole vendere la propria azienda, incrociando nuovamente sulla sua strada la senatrice e il fratello, mentre Xenia è impegnata a sgominare una banda che tappezza la città di volantini contro gli stranieri.
Bernd Körber è abituato alle turbolenze, da quando fa parte dell’intelligence esterna della Repubblica federale.
Anche dalla Germania e dalla vecchia DDR arrivano però in Italia gli uomini della intelligence, coinvolti nel traffico d’armi con la Croazia, e con loro giungono Ban e Clarissa, ex spia e nuotatrice della Germania dell’Est. Mentre a Salisburgo, il giornalista austriaco Jordan S. Becker viene ucciso brutalmente con una scimitarra, svelando a Xenia, sua amica, una serie di ricerche su una rete di corruzione internazionale che fa riferimento alla senatrice de Poltieri.
«Sulle casse si riconosce chiaramente l’emblema delle forze armate della DDR. Sono ingrandimenti di foto che ho scattato di persona. Non le sfuggirà la somiglianza tra questa donna e quella sui giornali di oggi».
In alto la fotografia di una donna sulla sessantina, perfettamente a fuoco, e sotto il nome: senatrice Romana Castelli de Poltieri.
Borderless è un romanzo impegnato e impegnativo in cui la storia italiana, la xenofobia, il traffico d’armi e di umani e la corruzione politica europea si mescolano tra giornalisti uccisi, funzionari morti in circostanze sospette e donne forti come Xenia, Clarissa e la procuratrice croata Ziva Ravno. Nonostante si tratti di un romanzo di fantasia, specialmente per quanto riguarda il traffico di esseri umani, Borderless denuncia quella che è la situazione dei profughi che arrivati nel nostro Paese diventano un affare anche per una classe politica che fa poi del populismo il suo cavallo di battaglia. Un romanzo che non lascia al lettore una visione positiva del futuro, un romanzo vero e crudo che mostra, anche nell’esagerazione, quelli che sono stati effettivamente i traffici tra alcune zone europee, e che hanno visto l’Italia come centro di scambio. Heinichen costruisce un noir complesso ma così ben strutturato capace di coinvolgere il lettore sempre di più; un’opera adatta a chi ama i thriller internazionali di spionaggio e le inchieste politiche.
É ancora presto, molte postazioni sono libere. Inserisce la chiavetta e accede all’account con il nickname Borderless.