Una madre single, una badante immigrata e una moglie in cerca di evasione conoscono lo stesso uomo Tra tuguri in subaffitto, case di riposo e bar della periferia di Tel Aviv nessuno è quello che sembra.
Nel nuovo romanzo di Dror Mishani, che si intitola lapidariamente Tre, ed è pubblicato in italiano dalle edizioni e/o nella traduzione di Alessandra Shomroni, c’è un grande assente, come nella migliore tradizione del giallo: è la figura di Abraham Abraham, il goffo ma tremendamente intuitivo ispettore protagonista dei libri precedenti di questo autore israeliano classe 1975 dalla prosa nitida e coerente, che si fa leggere (...)