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La scuola degli egoisti di Eric-Emmanuel Schmitt

Autore: Filippo Maria Battaglia
Testata: Panorama.it / Libri
Data: 24 marzo 2011

Un oscuro ed enigmatico personaggio realmente esistito, un ricercatore che esiste invece solo nelle pagine del romanzo, una raffinata ed elegante trovata per farli stare insieme. Sono questi, all’ingrosso, gli ingredienti della Scuola degli egoisti, l’ultimo romanzo arrivato in Italia dello scrittore Eric-Emmanuel Schmitt.

A tenere le fila della trama, Gaspard Languenhart, un filosofo del Settecento, bellissimo, adorato dalle donne e pressoché ignoto ai posteri. La scintilla fatale scocca quando l’io narrante della storia, un ricercatore habitué delle biblioteche e dei “crani” lucidi, si incappa nella sua figura.

Bastano poche righe tratte da un dizionario patriottico di fine Settecento e un pensiero piuttosto stravagante (la filosofia dell’egoismo, appunto) a scatenare nel nostro studioso una corsa all’identità che, tra rigattieri, biblioteche ed esercizi filologici, condurrà a capirci (si spera) qualcosa di più di monsieur Languenhart.

La scuola degli egoisti, pubblicato come le altre opere di Schmitt dalle edizioni e/o, ha una struttura ibrida che oscilla tra il noir, il romanzo di formazione e il giallo storico. Ma con le sue sottili descrizioni e i suoi serrati monologhi conferma la sobrietà e l’eleganza stilistica di uno di più curiosi narratori transalpini contemporanei.