Una di quelle scrittrici modaiole che la critica accademica mette all'indice è Christelle Dabos. Noi, che la puzza sotto il naso non l'abbiamo mai avuta, troviamo che romanzi come il suo La memoria di Babel (E/O) siano ricchi di escursioni inventive degne di nota. Incanti, trasmutazioni, divinazioni, metamorfosi, sogni; arche, città-cielo; manoscritti cifrati, specchi magici: Ofelia è l'Alice del terzo millennio.