“Europe is lost, America lost, London lost”. C’è la Brexit, stavolta c’è davvero, e magari è per quello che se googli “Europe is”, perché un po’ te lo stai domandando, ce lo stiamo domandando tutti, che cos’è e che cosa sarà l’Europa, il primo risultato che viene fuori è quella frase un po’ catastrofica, forse profetica, di certo anarchica. Una frase che a esser onesti, o almeno precisi, non è semplicemente una frase perché è un verso, e apre una poesia, Europe is Lost, che è una delle più famose di Kate Tempest, millennial matura, londinese purissima che nella vita fa la poetessa, la rapper, la scrittrice, la performer, la spoken word artist. Fa ed è tutte queste cose. Ha successo. Ha vinto, prima donna sotto i quarant'anni il premio Ted Hughes, che è uno dei massimi riconoscimenti inglesi per chi fa il suo mestiere. Ha un canale Youtube e un profilo Instagram, entrambi molto seguiti, sebbene non li usi per influenzare nessuno, non spacchetta prodotti, non sia testimonial di niente, non ci stia dentro che per condividere foto e video di quando recita poesie in quel suo modo tutto particolare che sembra un cantato ma non lo è mai perché è, invece, sempre un insieme di parole pronunciate e usate al massimo delle loro possibilità sonore. (...)