Ha aspettato quasi la fine dell’anno, Elena Ferrante, per pubblicare il suo nuovo romanzo La vita bugiarda degli adulti (Edizioni e/o). E possiamo dire che l’attesa è stata premiata perché l’ultima fatica ferrantiana è molto... ferrantiana: una chicca per i suoi fan più accaniti e un campione significativo di temi e stile per chi invece apre per la prima volta un suo romanzo.
Siamo, naturalmente, di nuovo a Napoli e la narrazione mette al centro figure femminili: la protagonista, l’adolescente Giovanna, si incontra e si scontra con la madre Nella, le amiche Ida e Adriana e, soprattutto, è irresistibilmente attratta dalla zia Vittoria, vero e proprio motore narrativo del romanzo. Come rivela il titolo, Giovanna scopre che gli adulti spesso nascondono segreti inconfessabili dietro alle apparenze più sfavillanti. E la Ferrante ci regala un bildungsroman dal finale aperto a possibili sequel, scegliendo per una volta di non narrare a posteriori la storia.