Con Forse ho sognato troppo, Michel Bussi ci offre di nuovo un romanzo avvincente, anche se la trama può risultare qua e là un po' tirata per i capelli. In compenso stavolta c'è una commovente storia d'amore. Quella di Nathy, assistente di volo, che si è sistemata comodamente in una vita tranquilla con suo marito e due figlie. Eppure, vent'anni prima, si era innamorata perdutamente di un giovane musicista che non ha più rivisto. Il passato però è riemerso, e delle strane coincidenze cominciano a moltiplicarsi. E se le storie d'amore più belle non morissero mai? Il nuovo romanzo di Bussi ci trascina in un gioco di specchi tra il 1999 e il 2009, che si muove tra Montreal, San Diego, Barcellona e Jakarta, e non ci lascia respirare neanche per un attimo fino allo scioglimento magistrale. Un thriller straordinario.