Michel Bussi è uno degli autori più recensiti Oltralpe (qui nello stivalone per merito del nostro traduttore Bracci Testasecca Alberto). Il suo ultimissimo “La follia Mazzarino” (E/O Ed.) è capolavoro. Ma e che c’entra il Cardinal Mazzarino con la follia... già che c’entra? Se non che fu d’origini italo-sudiste. Le prime impressioni ingannano, e in “verità”, per cavarvele, Monsieur Bussi ha vergato un raccontino di pagine 487. Solare e giocoso qual è, personalmente mi dice quanto abbia mascherato le sue “crudeltà” nei confronti di Colin Remy (adolescente); C + Madi = protagonista 1 e 2. Che non si fiderà degli adulti. E farà bene. Colin alla ri- cerca del padre creduto morto da tutti e, poi un’eredità pazzesca. “E tu che vuoi caro? tu veux un autre, tritagonista” ? Ok. Quel simpaticone di Armand, il non fermentato... "Vi rendere conto? Quell’ubriacone è il primo a confermarmi che mio padre è vivo (disse Colin ai due), il primo adulto”... ”C’è da aver paura... Può essere pericoloso, forse è una trappola”, si preoccupò Madi...” Pericoloso soprattutto per il suo cuoricino”, osservò Armand...”La tua storia puzza di un buco nell’acqua”...O un buco nell’alcol? Dico io. ”Prendi questo, non si sa mai”, Madi gli allungò la lama. Remy strinse l’Opinel a serramanico e se lo infilò in tasca...Noir intrigante; nella sua diversità non paragonabile ai precedenti. Ma spiegaci che centra il Mazzarino. Parente lontano di Richelieu visto che ci troviamo all’isola di Mornesey? Caccia al tesoro amici! Per cui ve lo giro presagendovi “fuochi d’artifizio” nella galleria “uffiziana” dei personaggi variegati, bizzarri e quelli che turbano.