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Elena Ferrante, la recensione in anteprima del nuovo libro «La vita bugiarda degli adulti»

Autore: Cristina Taglietti
Testata: Corriere della Sera
Data: 5 novembre 2019
URL: https://www.corriere.it/cultura/19_novembre_05/elena-ferrante-la-vita-bugiarda-adulti-anteprima-recensione-nuovo-romanzo-603f36d8-ff93-11e9-86c6-d2f1a0d8af2e.shtml

Non ci sono Lila e Lenù, perché non si tratta di un seguito dell’ Amica geniale ma basta una prima, rapida lettura del nuovo romanzo di Elena Ferrante, La vita bugiarda degli adulti ( e/o, pagine 336, euro 19), per ritrovarsi a respirare la stessa atmosfera. Come nella saga che ha fatto il giro del mondo, anche qui c’è uno sguardo femminile, quello della protagonista, Giovanna, nata il 3 giugno 1979. È lei a raccontare in prima persona la sua storia a partire dal rapporto con i genitori, due insegnanti di diversa estrazione sociale: mentre la madre viene dai quartieri alti, il padre si è affrancato con lo studio dalla Napoli popolare, ha un passato oscuro, una sorella che fa la serva e che cerca di cancellare dalla sua vita. Si ritrovano l’educazione sentimentale e l’approssimazione al mondo adulto attraverso l’amicizia, l’amore, il tradimento, l’inganno, la percezione di sé e della propria immagine, mentre a fare da sfondo c’è ancora Napoli: la Napoli del Rione Alto e del Vomero che a un certo punto si mescola con quella popolare (e inesistente, nella realtà, ma nasconde Poggioreale) del Pascone (qui l’incipit del libro).

Il romanzo per ora è arrivato, in versione digitale protetto da una password, soltanto alla stampa. Da giovedì 7 novembre sarà nelle librerie, con un evento degno delle migliori campagne di marketing, che ricorda i fasti delle anteprime di Harry Potter. Notizie centellinate: a settembre l’incipit, qualche giorno fa il titolo e la copertina (due mani protese ad afferrare qualcosa), oggi il pdf, giovedì il libro. La storia si concentra in un breve periodo che corrisponde all’adolescenza di Giovanna (detta Giannina) : dai dodici ai sedici anni. Un periodo tumultuoso in cui la sua vita cambia e le sue certezze si sgretolano: i bellissimi genitori che si erano amati fin da ragazzi si separano rivelando una triangolazione amorosa che Giovanna scoprirà venire da lontano e che coinvolge un’altra famiglia, quella dei loro migliori amici e delle loro figlie che lei considera come sorelle (da qui il titolo, «La vita bugiarda degli adulti»).

Giovanna è in bilico tra rabbia, ribellione e bisogno di non tradire le aspettative dei genitori («mio padre leggeva moltissimo, mia madre pure e io amavo essere come loro», ma, come la Ferrante ha abituato i suoi lettori, il romanzo è popolato da altre figure femminili forti: le amiche del cuore Angela e Ida, e soprattutto Vittoria, la zia bandita dai ricordi, cancellata dalle foto. C’è da scoprire se è vero, come dice il padre, che in lei «combaciavano alla perfezione la bruttezza e la malvagità». Ci sono l’ordine e la sicurezza di un mondo che si infrange, mentre se ne scopre un altro, più misterioso e avvolgente; l’amore ideale, che sembra impossibile, le discussioni sui grandi temi e l’iniziazione sessuale, tappa necessaria per diventare grandi, insieme alle delusioni e alle aspettative tradite. C’è tutto questo e — scommettendo su un finale che invece di chiudere apre proiettando il lettore nel futuro — ci sarà molto altro: «Il giorno seguente partii per Venezia insieme a Ida.In treno ci ripromettemmo di diventare adulte come a nessuna era mai successo». Insomma, tutto lascia credere che una nuova saga sia iniziata.