Brand new ancients 'è un poema pensato per essere recitato ad alta voce, con una base musicale. Un poema classico insomma, solo che prevede un teatro, o uno stadio. E una base di bassi.’
Ammetto di aver iniziato declamandolo, poi però ero in mezzo alla gente e mi è stato impossibile continuare a farlo e ha perso tantissima della sua potenza. Se avete intenzione di leggerlo dovete concedervi il lusso di una stanza in cui siete soli perché solo leggendolo con enfasi, recitandolo come se foste degli attori consumati, lo si può interpretare al meglio e comprendere fino in fondo, sentendolo.
Antichi nuovi di zecca intreccia le vite di due famiglie, due famiglie incasinate, imperfette sotto ogni punto di vista. In questa storia non ci sono eroi, tutti sono antieroi e le poche figure positive non hanno bisogno di un eroe perché sono in grado di reagire alle ingiustizie e alle brutture della vita, salvandosi da sole.
Questo poema è stato scritto da Kate Tempest, scrittrice, rapper, poetessa, drammaturga, performer. Nel 2013, proprio per Brand new ancients, vinse un importante premio e fu nominata Poetessa della Nuova Generazione dalla Poetry Book Society, un riconoscimento assegnato una volta ogni dieci anni. Capite bene che le premesse ci sono tutte. Se conoscete l’inglese, ma anche solo se avete voglia di comprendere la potenza di questo poema declamato dalla sua compositrice, dovete concedervi di ascoltarlo, ne resterete incantati.
La voce di Kate Tempest, la potenza con cui narra le vicende di queste due famiglie così sbagliate è trascinante. Il testo pubblicato da edizioni e/o ha la doppia lingua, pagina sinistra l’originale in inglese, pagina destra la traduzione in italiano, scelta molto utile se si vuole seguire la lettura dalla voce vibrante di Kate senza perdere il senso del racconto.
Ci sono paragoni con gli dèi, ci sono personaggi difficili da comprendere, ci sono dinamiche complesse tra i protagonisti. Molti sono gli aspetti negativi riscontrati dall’autrice nell’umanità, aspetti che mette in relazione con quegli degli dèi perché nessuno di loro era perfetto, nessuno si salvava, erano pieni di difetti: vanesi, traditori, iracondi, invidiosi e gelosi. Tutti difetti riscontrabili in noi comuni mortali che popoliamo il mondo moderno. E Kate Tempest non risparmia nessuno in Antichi nuovi di zecca.
Non credo di essere la lettrice tipo di un libro del genere, ma posso affermare di aver apprezzato il coraggio dell’autrice, la sua audacia e la sua voglia di sperimentare nella poesia in un mondo che vuole tutto pronto all’uso, che non vuole passare del tempo a interpretare versi.