Siamo ritornati proprio lì, dove avevamo lasciato i nostri amati protagonisti. Thorn è misteriosamente scomparso dopo gli accadimenti del secondo volume e Ofelia è ritornata su Anima, dalla sua famiglia. Ma il richiamo dell’avventura brucia nelle sue vene, e la nostra lettrice coglie al volo la prima occasione che le si presenta per lasciare l’opprimente controllo delle Decane e partire alla ricerca del marito.
È Babel, la sua destinazione. Un’arca in cui vige una legge ferrea, imposta dall’alto dal gruppo di lord che si fa chiamare LUX. Qui Ofelia non solo spera di ritrovare Thorn, ma anche di trovare un modo per sconfiggere Dio, limitando il suo sconfinato potere.
La nostra lettrice però ancora non sa che ha davanti un numero di prove considerevole, e che il suo obiettivo verrà ostacolato più volte da personaggi più o meno minacciosi. Il destino del mondo è sempre più vicino al suo compimento e Ofelia e Thorn hanno poco tempo per comprendere chi ci sia dietro la distruzione delle Arche e come fermarlo.
Intenso quanto e forse più dei suoi predecessori, La Memoria di Babel ci trasporta in una nuova avventura nel cuore delle Arche, la distesa di frammenti sopravvissuti alla Lacerazione. Le domande su ciò che ha scatenato la distruzione del mondo antico sono ancora tutte aperte e la Dabos gioca con i suoi lettori, stuzzicandoli con piccole rivelazioni prima di arrivare alle più gustose verità del finale.
Chi è davvero Dio? Chi ha distrutto il mondo? Cosa c’entra Ofelia in tutto questo?
Come già era successo per Fidanzati dell’Inverno e per Gli Scomparsi di Chiardiluna, è impossibile una volta iniziato interrompere la lettura di questo nuovo volume. La costruzione fine del mondo, la cura delle rivelazioni, delle sensazioni, delle emozioni dei personaggi che la Dabos infonde nei suoi romanzi sono magneti che spingono a divorare la storia pagina dopo pagina, con avidità.
Ne La Memoria di Babel, a colpire di più sono gli abitanti dell’Arca, i fedeli osservatori delle regole che però nascondono tutti un lato segreto, un’umanità celata sotto le divise impeccabili che il contatto con la sbadata Ofelia metterà invariabilmente alla luce.
A emozionare, è il rapporto che finalmente trova una concretizzazione tra Ofelia e Thorn. Dopo essersi cercati e girati attorno a lungo, i due trovano in questo terzo volume un punto d’incontro, in due tra le scene più dolci e belli che ricordo.
Lo stile della Dabos è una carezza, la sua storia la più gustosa e dolce delle leccornie. L’Attraversaspecchi è una saga che si legge per sete di conoscenza, per voglia di avventura e per forte senso di empatia. Verso una protagonista che non potrebbe essere più umana, ma anche verso una rosa di personaggi unici che riescono a stupire ed emozionare in ogni nuovo capitolo.
La Memoria di Babel è un perfetto terzo volume, che si inserisce in una saga particolare e avvincente. Nell’attesa dell’arrivo del quarto e ultimo capitolo, che in lingua originale uscirà questo 28 Novembre con il titolo La Tempête des échos, vi invito a recuperare i primi tre se ancora non l’avete fatto.
Vi inoltrerete in un mondo capaci di sorprendervi, e dal quale non vorrete più uscire. Parola di lettrice.