Il mio premio per le migliori letture dell’estate 2019 lo assegno a pari merito a due libri molto diversi tra loro per genere e trama, accomunati dal fatto di aver avuto la capacità di coinvolgermi dalla prima all’ultima pagina. Il primo s’intitola Cambiare l’acqua ai fiori e l’altro La Follia Mazzarino. Di quest’ultimo parlo oggi. Di seguito, trama e impressioni a caldo.
La storia si apre con la voce narrante di un ragazzo imprigionato in una non ben nota località segreta dell’isola di Mornesey.LA FOLLIA MAZZARINO RECENSIONE Sa che la fine è vicina e cerca incredulo di riannodare i fili dei pensieri e delle vicende che hanno condotto lui e i suoi amici in una vertiginosa discesa verso l’irrazionale. Ripensa al catalogo dei campi vacanze sul quale si è fiondato lo scorso febbraio. La scelta è caduta su Mornesey, la più soleggiata delle isole anglonormanne, luogo del suo passato, della sua storia incompiuta. Eh si, perché Colin, questo è il nome del protagonista, fino all’età di sei anni ha soggiornato proprio là con i suoi genitori, e successivamente è stato costretto a lasciarli in fretta e furia, a seguito della tragica quanto improvvisa perdita di entrambi. Ora, dopo più di dieci anni vissuti con gli zii, nei quali i giorni sono sfilati via gli uni dopo gli altri, senza menzionare più quella situazione dolorosa, ecco che si ripresenta sotto forma di campo estivo l’occasione di ritornare a Mornesey.
A fare da sfondo a questa storia ricca di elementi di grande effetto è l’isola misteriosa di Mornesey. Il protagonista e il lettore impareranno molto presto che non è solo un luogo dove ci sono camping, si tengono partite di bocce, e le famiglie pedalano allegramente sulle loro biciclette. Per otto lunghi secoli i monaci hanno scavato un vero e proprio labirinto nel sottosuolo, chilometri di gallerie che si diramano a partire dall’abbazia di Sant’Antoine; oscure e tormentate viscere delle quali nessuno ha la mappa.
La Follia Mazzarino è una lettura adatta a tutte le età; per quello che mi riguarda, mi è piaciuta veramente tanto. download.jpgGli elementi che la contraddistinguono sono l’ottima scrittura, scorrevole, semplice, e di grande effetto, i dialoghi sempre perfetti, un ritmo incalzante, che non lascia nemmeno il tempo di respirare, e la voglia di andare avanti fino al colpo di scena finale, assolutamente imprevedibile. Altro fattore rilevante nella storia è l’elemento avventuroso, che di certo piacerà molto ai lettori più giovani. L’autore stesso, nella sua prefazione afferma che nella trama “i protagonisti partono alla ricerca di un tesoro, dispongono di una mappa cifrata, si perdono in gallerie sotterranee… In questo senso La Follia Mazzarino può apparire come un romanzo di formazione, solare e ludico. Invece io lo considero il mio romanzo più personale.”. E difatti, dietro alla ricercatezza della facciata raggiante e avventurosa, si nasconde la crudeltà del destino di Colin, segnato dall’ambiguità, dall’avidità, e da eventi tragici, difficili da elaborare.
Interessante e suggestiva, la leggenda sul tesoro denominato La Follia Mazzarino nascosto da qualche parte sull’isola e che in molti cercano; solo nel finale si scoprirà in cosa consiste e dove è celato. Una storia ben orchestrata che quando è giunta al termine, lascia un certo sentore di piacevolezza, che solo poche letture sono capaci di suscitare. Super consigliata!