Staripa di donne, terra e magia, il nuovo romanzo, o saga breve, di Lorenza Pieri, Il giardino dei mostri (e, un Canale Mussolini che parla maremmano. La storia ruota attorno a una collina che Niki, eccentrica artista francoamericana dal passato di spine, ha trasformato in opera d'arte con 22 sculture gigantesche raffiguranti gli arcani maggiori dei tarocchi. Le ruota attorno soprattutto Annamaria, figlia del buttero donnaiolo Sauro, adolescente che non si piace. Siamo a fine anni '80, coi parlamentari che salgono da Roma per cenare al ristorante che Sauro ha messo su con il deputato Sanfilippi. Qui i fili si intrecciano: passioni travolgenti tra classi sociali diverse, amori che sbocciano e non si capiscono, donne che cercano di emergere. E i tarocchi fanno da spinta al racconto e hanno la funzione dei maestri, di rivelarci la nostra vera natura. Come mezzo hanno la parola, che può ferire, ma soprattutto, sa creare e curare.
PS: Il Giardino dei Tarocchi esiste davvero: si trova a Pescia Fiorentina, vicino a Capalbio. È bello quando un libro fa venire voglia di mettersi in viaggio.