Contemporanea: Perdersi è il meglio che possa accadere
Come nel caso di Spiacente non sei il mio tipo, anche per Perdersi è il meglio che possa accadere vi abbiamo offerto una recensione di questo titolo edito da Edizioni E/O che sta debuttando proprio in questi giorni sugli scaffali della libreria. Stavolta ci troviamo in Francia, alle prese con Antoine, un consulente sceneggiatore che invece di scrivere script di suo pugno si "accontenta" di aggiustare i problemi degli altri. Lui arriva sul set, sistema qualche pagina di sceneggiatura e viene pagato molto per un lavoro che non gli porta nessun tipo di preoccupazione. Questo finché un giorno, dopo aver lasciato Parigi, non si imbatte in Emma, che lo schiaffeggia pubblicamente perché con il suo lavoro di taglia-e-cuci ha eliminato il suo ruolo marginare, che le era utile per raggiungere il monte ore e ottenere così l'indennizzo di disoccupazione. A quel punto, mosso da sensi di colpa nei quali nemmeno riesce a riconoscersi, Antoine offrirà un passaggio alla bella attrice verso Bordeaux, non sapendo a quali strane avventure sta andando incontro. È il romnzo perfetto per chi ama i romanzi sur la route, la storie d'amore un po' surreali e i profili meravigliosi della Francia.