Su Bristow costruisce il suo romanzo sulla leggenda delle selkie, foche che si tolgono la pelle a arrivano a riva in forma umana. Il villaggio di pescatori scozzesi in cui il dramma si svolge vive in un passato imprecisato in cui una piccola comunità provvede ai propri bisogni, e in cui gli eventi che scandiscono il passare del tempo - corteggiamenti, matrimoni, nascite e morti - sono conosciuti e condivisi da tutti. Ma anche un gruppo così ristretto ha i suoi reietti: il padre di Donald è morto quando lui era un ragazzo e sua madre, una dottoressa ostetrica, non si è risposata, ma ha tenuto sé e il ragazzo lontani dal villaggio. Donald è stato vittima di bullismo e isolamento per tutta la sua vita, e ora le conseguenze della sua scoperta delle selkie, creature mitologiche, minacciano di far crollare l'intero villaggio. Ma questo romanzo mostra che il cambiamento e la crescita sono possibili, anche ai margini della società. L'accettazione arriva quando gli individui affrontano le loro paure e agiscono per il bene, al di là del proprio interesse.
