Camelia è una ragazza che vive un’esistenza grigia e noiosa in una Leeds immobile e perennemente invernale.
Traumatizzata dalla vita, così come sua madre con cui ormai comunica solo con lo sguardo, vive in una cadente e ammuffita casa affianco al cimitero, traducendo libretti di istruzioni di elettrodomestici.
Un giorno, però, incomincia a trovare degli strani vestiti “deformi” nel cassonetto. Attirata da questo curioso ritrovamento comincia a uscire più spesso finché incontra un ragazzo cinese di nome Wen. Si farà insegnare la sua lingua, rimanendo affascinata dagli ideogrammi, e ne scoprirà la bellezza, innamorandosi di lui e dei suoi modi misteriosi. Il ragazzo però custodisce un segreto innominabile e la respinge nascondendole il motivo.
Non è semplice catalogare l’esordio della scrittrice Viola Di Grado, che passa dalla cronaca di decadenza e alienazione urbana, al romanzo di formazione sentimentale al thiller emotivo.
Di sicuro è un’opera prima davvero insolita e che non fa sconti al lettore.