Il ritorno di Elena Ferrante è di per sé una grande notizia: sia per volumi di vendite internazionali e nostrane, sia per responso critico tra stampa e colleghi (vedi ad esempio il suo grande fan Jonathan Franzen), Ferrante non ha rivali e si può ben affermare che sia la più importante autrice italiana a livello globale attualmente vivente.
Non stupisce dunque che la prestigiosa testata Guardian l'abbia contattata chiedendole di scrivere un'editoriale settimanale per loro. Le condizioni poste dalla misteriosa autrice (di cui rimane sconosciuta l'identità) sono state di ricevere indicazioni sui temi dalla stessa redazione e di avere una durata certa per questa sua prima volta da editorialista.
L'invenzione occasionale contiene dunque le 52 brevi riflessioni (più una piccola presentazione) scritte da Elena Ferrante per il Guardian. Se la quadrilogia napoletana ha rivelato a poco a poco la sua capacità di riflettere e esplorare i lati nascosti della quotidianità, in questi brevissimi testi, "l'invenzione occasionale" di una piccola riflessione su tematiche importanti - la scrittura, la morte, la condizione femminile, l'esperienza personale di donna, amante e madre - rivela la sua capacità rara di penetrare a fondo la realtà, di riflettere a lungo su un tema giungendo a conclusioni mai banali (talvolta sorprendenti) di incapsulare una verità potente ma nascosta in una singola frase, incredibile per concisione ed efficacia. Un piccolo volume da assaporare a poco a poco, continuando a sperare di leggere presto un nuovo romanzo di questo tesoro letterario nazionale. Il volume è arricchito dalle illustrazioni a colori realizzate da Andrea Ucini.