Il caffè nella città dei venti
Autore: Susanna de Mottoni
Testata: Amici del Caffè
Data: 26 novembre 2010
“Trieste città dei venti” colpisce per la naturalezza con cui gli autori Veit Heinichen e Ami Scabar amalgamano contenuti e forme. Racconto e allo stesso tempo guida alla città, contiene storia, ricette, citazioni, la vita di chi coltiva e promuove il territorio. Ed è proprio il territorio con i suoi prodotti declinati nei piatti della cucina locale a fungere da filo rosso al libro. Si comincia con il vino, si prosegue con l’olio, il sale, il pesce e la carne e si conclude, inevitabilmente, con dolce e caffè.
Un intero capitolo dedicato al caffè dove, come in tutto il libro, si moltiplicano gli intrecci, in primis tra passato e presente. Così Heinichen e Scabar affiancano lo spiritoso aneddoto di un bar triestino dove ogni giorno continua a perpetuarsi “l’orgia del buongiorno” con la chiacchierata, di un passato prossimo, con Ernesto Illy, simbolo dell’imprenditorialità e della passione per il caffè della città. O ancora, l’incontro con Magris al Caffè San Marco e il passato remoto della Serenissima che impose a Trieste disposizioni restrittive sull’apertura dei caffè.
Ma gli intrecci e gli incontri non si limitano solo ai piani temporali. Sono anche di forma. Forma di scrittura, perché una ricetta di “polpettine di seppia con limone e curry”, tra i cui ingredienti si ritrova, evidentemente, anche il caffè, riesce a conservare la propria dignità pur essendo affiancata alla poesia di Umberto Saba “Caffè Tergeste”.
Non a caso, la presentazione del libro, svoltasi ieri, 25 novembre, nella Camera di commercio di Trieste, intitolava proprio “Incontri, Trieste la città dei venti”. Venti che hanno sospinto nella città gli apporti e gli ingredienti più diversi rendendola, ha sottolineato Ami Scabar, una città fortemente multietnica. “Si tratta di un libro di viaggio, una storia culturale e culinaria – ha concluso lo scrittore – un libro che integra e unisce, come l’ha sempre fatto anche il capoluogo del Friuli Venezia Giulia”.