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Recensione | "Gli scomparsi di Chiardiluna" di Christelle Dabos

Testata: Sunflake
Data: 7 marzo 2019
URL: https://sun-flake.blogspot.com/2019/03/recensione-gli-scomparsi-di-chiardiluna.html

Alla fine del precedente volume, dopo il quasi sterminio del clan dei Draghi, Thorn e Berenilde si sono trovati costretti a dirigersi verso Città-Cielo con Ofelia e la zia per chiedere udienza a Faruk e ottenere la sua protezione. Lo spirito di famiglia del Polo è scostante, irritabile, enigmatico, smemorato ed ossessionato dal suo Libro e desideroso che qualcuno lo legga e ponga fine ai suoi tormenti. Non felice di dover aspettare fino al matrimonio prima che qualcuno esaudisca i suoi sogni, tenterà di far leggere a Ofelia il Libro in ogni occasione possibile. Fortunatamente, però, la ragazza verrà sempre tratta in salvo da qualcuno. Durante il soggiorno a Città-Cielo, Ofelia si ritroverà a vestire molti più panni di quelli che ha avuto per una vita intera: da fidanzata di Thorn, sarà poi vicenarratrice di Faruk, per divenire infine granlettrice del Polo. Grazie alle sue sorprendenti abilità, infatti, la ragazza sarà incaricata di ritrovare gli illustri ospiti di Chiardiluna scomparsi improvvisamente dalle loro stanze.

«La prima volta che vi ho vista mi sono fatto una ben misera opinione di voi. Vi credevo priva di buonsenso e di carattere, incapace di reggere fino al matrimonio. Rimarrà per sempre il più grosso errore della mia vita».

Devo ammettere che questo libro mi è piaciuto molto di più del suo predecessore ed il merito è sicuramente della maggiore azione presente, tuttavia ho riscontrato dei difetti anche in questo volume (altrimenti non sarei io). Ho apprezzato molto l'evoluzione che riguarda la storia e i personaggi. Ofelia e Thorn cambiano visibilmente dallo scorso volume e il loro rapporto muta con loro. Ofelia smette i panni della ragazza timida ed impacciata, anche se continua ad essere goffa, e diventa una persona che ha molta più sicurezza in se stessa. Mi è piaciuto che non si sia mai tirata indietro di fronte ai pericoli che trovava sulla strada e che abbia mantenuto ferme le sue ragioni davanti agli altri. Mi è piaciuto un po' meno che non chiedesse mai l'aiuto di nessuno, tantomeno del suo futuro marito. E a proposito di Thorn, ho apprezzato moltissimo il suo personaggio in questo seguito e l'ho trovato a tratti anche molto dolce. Il rapporto instaurato alla fine del libro precedente fra Ofelia e Thorn rimane praticamente immutato, l'unico cambiamento rilevante è che finalmente la nostra lettrice capisce di trovarsi davanti ad una persona con sentimenti propri e non ad una statua di ghiaccio. L'unica pecca è che passano talmente poco tempo insieme che non hanno l'occasione di conoscersi a fondo nemmeno in questo secondo libro. Però è la storia che tiene in piedi tutto e fa desiderare di arrivare alla fine. Il mistero dietro agli scomparsi e alle lettere minatorie, le rivelazioni sull'adolescenza di Faruk e su come era la vita prima della Lacerazione, qualcosa di così terribile e inaspettato che preannuncia un futuro funesto, i colpi di scena che si susseguono sono ciò che tengono incollati alle pagine. E tutto ciò mi è piaciuto tantissimo!

Il finale, poi, spezza il cuore e fa urlare di insoddisfazione. Voglio talmente tanto scoprire come continuerà questa storia che ho deciso di rispolverare un po' il mio francese e di leggermi il seguito in lingua!