●●●● La copertina scelta per questo libro è particolarmente efficace: riproduce un disegno di Louise Bourgeois, l’artista che rappresentava se stessa e le donne come prolifici ragni, le loro relazioni come ragnatele. Infatti “corpo a corpo” è la storia di una relazione, estremamente femminile, che nonostante sia la relazione primigenia (la maternità, la storia di una donna e di suo figlio) non ha nulla di rassicurante. Dentro c’è tutto, c’è la metropoli luminosa e spaesante, piena di esche per una donna consapevole e adulta, c’è il diverso da sé. Più che un romanzo è una seduta di psicoanalisi. Bello assai.