E se il mondo in cui viviamo fosse congegnato per renderci infelici? Una domanda tutt’altro che campata in aria visto che il nostro frenetico e nervoso pianeta sta creando vite frenetiche e nervose. Siamo più connessi, ma ci sentiamo sempre più soli. E siamo spinti ad aver paura di tutto, dalla politica mondiale al nostro indice di massa corporea.
Come possiamo rimanere lucidi? Come possiamo restare umani in un mondo tecnologico? E soprattutto come riuscire ad essere felici quando tutto sembra fatto per metterci ansia addosso?
A rispondere è lo scrittore Matt Haig che dopo anni di attacchi di panico e ansia ha cercato e trovato il legame tra ciò che sente e il mondo intorno a lui. Nasce così Vita su un pianeta nervoso (Edizioni E/O, traduzione Silvia Castoldi, pagg. 192, euro 15), un caso editoriale in vetta alle classifiche con oltre 150mila copie vendute, che con uno sguardo personale e vivace spiega il modo di sentirsi felici, umani e integri nel ventunesimo secolo senza perdere pezzi.
In capitoli brevi e molto agili da leggere Haig invita il lettore a tenersi al corrente delle notizie senza andare fuori di testa, di non paragonarsi agli altri, a praticare l’astinenza da social, di coccolare gli animali, di stabilire dei limiti, di essere buoni con se stessi, di essere capaci di camminare senza pensare ad altro che all’atto di camminare.