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L’Attraversaspecchi: 8 motivi per leggerlo!

Testata: Stefania Ciocca - La libraia fotografa
Data: 4 febbraio 2019
URL: http://www.stefaniaciocca.it/2019/02/04/lattraversaspecchi-8-motivi-per-leggerlo/

L’Attraversaspecchi è il primo titolo fantasy pubblicato dalla casa editrice E/O.

L’autrice, Christelle Dabos, è sempre stata un’appassionata di scrittura e ha sfruttato le community del web per provare e riprovare, fino al momento in cui ha partecipato ad un concorso indetto dalla casa editrice Gallimard…vincendolo!

La saga de l’Attraversaspecchi di Christelle Dabos può entrare a pieno diritto nell’empireo delle ottime saghe fantasy che avranno grande seguito. Chissà che non la vedremo trasformata in film o in graphic novel…

Alla stregua di Harry Potter e delle Oscure Materie di Philip Pullman.

Mescolando stile steampunk, fantasy e ambientazione Belle Epoque, Christelle Dabos ne l’Attraversaspecchi ha creato una storia dall’immaginario unico riempiendolo di una trama ricca, coinvolgente e ben costruita. E che crea assoluta dipendenza. In questo post voglio condividere con voi tutti i motivi che secondo me rendono l’Attraversapecchi un libro che tutti dovrebbero leggere. Sia il pubblico più giovane, spesso naturalmente portato all’evasione causata dal genere fantasy, sia quegli adulti convinti che il fantasy non faccia più per loro.

Ecco i miei 8 motivi per leggere l’Attraversaspecchi di Christelle Dabos.

1. L’Attraversaspecchi è una saga pubblicata da E/O

E/O, la casa editrice che pubblica Elena Ferrante. Che nel suo vastissimo catalogo conta nomi come Eric-Emmanuel Schmitt, Christa Wolf, Massimo Carlotto, Lia Levi, solo per citarne alcuni.

Metto la casa editrice come primissima caratteristica per abbattere sul nascere il pregiudizio. Perché lo so: se avete dato una scorsa alle varie sinossi dei due volumi pubblicati, I fidanzati dell’inverno e Gli scomparsi di Chiardiluna, starete pensando che è roba da young adult o da appassionati di fantasy.

Sul fatto che l’Attraversaspecchi sia un fantasy non ci piove. Ma anche se il genere fantasy conta numerose saghe spesso di infima qualità, qui non dovete lasciarvi frenare.

E/O edizioni ha un catalogo tra i migliori in circolazione. Personalmente, mi incuriosisce moltissimo la loro scelta di pubblicare questa saga. Lo stesso formato con cui hanno pubblicato il libro si differenzia dai loro soliti libri. Non riesco a inquadrare se sia stata una scelta pensata in funzione di altri progetti a lungo termine che apriranno a nuovi filoni.

Ad ogni modo un lettore deve sapersi fidare di buon editore. Io l’ho fatto un anno fa quando iniziai a leggere I fidanzati dell’inverno e ora che ho appena finito il secondo libro dal titolo Gli scomparsi di Chiardiluna, dico solo questo: avrei voglia di stalkerare la redazione di E/O per avere le bozze in anteprima del terzo.

2. Per trovare intrighi, interessi personali, teologia, vendette e ricatti.

E ancora: matrimoni di interesse, macchinazioni, messa in discussione dei valori, spionaggio, falsità, delitti, sparizioni. No, non sto parlando della corte dei Borgia ma di elementi veramente presenti nei libri del l’Attraversaspecchi di Christelle Dabos.

E’ un fantasy, certo, ma le vicende raccontate hanno molto a che fare con una realtà cruda, dura, che ben conosciamo o che abbiamo imparato a (ri)conoscere nei libri di storia o nei migliori romanzi di azione e spionaggio.

Filosofia, teologia, cosmogonia, ascesa sociale e molti altri sono i temi che vengono affrontati nei romanzi di Christelle Dabos, permettendo diversi e molteplici livelli di lettura. E favorendo numerose discussioni e analisi.

A mio parere, un buon libro (fantasy o meno) è quello che ti permette di godere della più pura evasione ritrovando però molteplici rimandi alla storia e all’attualità.

3. Se vi piace il genere Steampunk. Oppure se non conoscete il genere steampunk.

Lo steampunk, in opposizione al cyberpunk, è un filone del genere fantascientifico.

Si può spiegare in maniera spicciola lo Steampunk definendolo come la fantascienza in epoca vittoriana. O il futuro se fosse arrivato prima. Citando wikipedia, “[lo steampunk] introduce una tecnologia anacronistica all’interno di un’ambientazione storica, spesso il XIX secolo e in particolare la Londra vittoriana dei romanzi di Conan Doyle e H.G.Wells” Ad esempio, cosa sarebbe successo se alcune innovazioni tecnologiche del XX secolo fossero state scoperte nell’epoca vittoriana? Il computer allora avrebbe funzionato a vapore.

Anche nell’estetica si risponde più o meno alla stessa domanda: cosa succederebbe se i generi punk e goth venissero trasportati indietro nell’epoca vittoriana? Ecco che lo steampunk è un genere di commistione, soprattutto nella sua accezione estetica che negli ultimi anni ha avuto nuovo rilancio.

La saga de l’Attraversaspecchi ha molte ambientazioni che rimandano allo Steampunk, a partire dal contesto in cui la vicenda è ambientata.

Il mondo come lo conosciamo non esiste più. Un dio non (ancora) meglio identificato ha fatto esplodere il mondo e tutto riparte dalle 21 arche che compongono questo nuovo mondo. Le arche sono come dei pianeti, ciascuno con caratteristiche precise, abitati da persone con altrettante specifiche caratteristiche e dominati dagli spiriti famigliari, antiche creature che esistono da che esistono le arche, forse anche prima. Ofelia, la protagonista, vive su Anima, un’arca ospitale dove lei e la sua famiglia rivestono il ruolo di animisti: coloro che leggono il passato degli oggetti. Gestisce un museo e ama leggere gli oggetti che appartenevano “al mondo come era prima”, cioè il nostro. Ofelia veste come una vittoriana, ed essendo un’animista, in stretta connessione con l’anima delle cose, è abituata agli oggetti che si animano, come la sua lunga e inseparabile sciarpa. Animata e in costante movimento.

Thorn, l’altro importante protagonista, vive su un’arca chiamata Chiardliuna. Apparentemente può sembrare la corte da Versailles: ricca, sfarzosa, con un clima sempre caldo e mite, con il sole sempre luminoso. Chiardiluna però è il posto più falso e inospitale che si possa immaginare: tutto ciò che si vede è frutto dell’operato dei “Miraggi”, clan adibito alla mistificazione della realtà. Chiardiluna è un territorio governato da un perenne inverno e popolato da bestie spaventose e da abitanti ancora più spaventosi: per arrivismo ed interesse personale, per compiacere il sire Faruk, pur di conservare i propri privilegi estromettendo i decaduti sono in grado di uccidere, sfregiare, bandire.

4. Per godere dell’immaginario e praticare l’esercizio della fantasia

Dalla descrizione del punto precedente, avrete intuito che Christelle Dabos ha calato delle azioni molto terrene in uno scenario meraviglioso.

Nel senso letterale del termine, cioè che suscita meraviglia.

Come la Rowling, è stata abile nel creare un mondo ben caratterizzato e originale. Sicuramente verranno in mente numerosi rimandi: Hayao Miyazaki e le regge delle sfarzose corti europee; l’estetica visionaria di Escher; si trovano qua e là citazioni che forse hanno un reale riscontro nella realtà come la sciarpa lunghissima e animata di Ofelia, probabilmente la chiara citazione della sciarpa del Quarto Dottore della serie tv (molto steampunk!) del Dr. Who; le zone termali dove si svolge parte dell’azione di Gli scomparsi di Chiardiluna rimanda alla località balneare di Ostenda in Belgio, “la regina delle località di mare belghe amate da reali e aristocrazia”.

E si potrebbe andare avanti a lungo, perché l’immaginario è ricco davvero. Ed è proprio grazie a questa ricchezza folle e visionaria che il vero lettore, quello che adora leggere facendo scorrere nella sua testa le immagini che le parole animano, proverà un piacere quasi fisico nell’animare scene, personaggi, dettagli.

Qualcuno ha provato così tanto piacere da sentire la necessità di tradurre l’Attraversaspecchi in disegno.

Andate su Google e cercate “Fan art Passe-Miroir” e vedrete quanti fan si sono divertiti a disegnare le suggestioni raccontate nel libro l’Attraversaspecchi. O fatevi un giretto su Pinterest.

5. Per scoprire la straordinaria arte di Laurent Gapaillard

E’ fuori dubbio: le copertine dei due libri de l’Attraversaspecchi sono bellissime. Bastano da sole ad attirare l’attenzione, a prescindere che poi si voglia leggere o meno il libro.

L’autore di queste copertine, che secondo me ben riescono a descrivere l’immaginario del mondo delle 21 arche, è il giovane artista francese Laurent Gapaillard.

Ho digitato il suo nome su Google ed è stata sufficiente l’anteprima delle immagini di Google per lasciarmi lì a languire in preda alla sindrome di Stendhal.

Qui trovate un po’ delle sue opere grafiche di eccezionale bellezza e perizia, mescolate ad uno stile che rimanda alle litografie ottocentesche e al Piranesi. E in perfetto stile steampunk, nelle sue opere tutto è possibile, come si dice nel sito che vi ho segnalato: “dal lancio di una chiesa bizantina nello spazio all’industrializzazione dell’impero azteco”.

6. Perché chi possiede il passato, possiede il futuro

Ofelia è un’animista: legge il passato degli oggetti. Il Sire Faruk, come tutti gli spiriti famigliari a capo delle arche, possiede un libro antichissimo, difficile da leggere. In particolare Faruk ha una grave falla nella memoria e la sua urgenza di far “leggere” il libro a Ofelia serve proprio a capire di più di sé, a ricordare chi è e da dove viene. Thorn discende anche dal clan degli storiografi, dotati di una memoria eccezionale.

Il tema quindi della memoria storica e identitaria è molto forte in tutti e due i libri fin qui letti.

Considerato il contesto fatto di trame, potere, ordini da ristabilire e status sociale da mantenere o riconquistare, è chiaro che più che mai, con l’Attraversaspecchi si può avviare una riflessione sul concetto di memoria storica come strumento di potere.

Lo diceva George Orwell in un altro libro che ha saputo creare un immaginario unico, 1984:

Chi controlla il passato, controlla il futuro

7. Perché tutti vorremmo un monocolo che ci svela le mistificazioni delle realtà

Insieme alla memoria come strumento di potere, l’Attraversaspecchi apre grandi possibilità di riflessione sul concetto di apparenza e mistificazione della realtà.

Chiardiluna è un luogo dove nulla è come sembra. Tutto è bello e opulento, ma è tutto finto, compreso il sole caldo e le stagioni miti. Le persone che sembrano essere amiche, sono in realtà spregevoli. Ci sono personaggi, come Il Cavaliere, che all’apparenza sembra un bimbo innocente con l’aria del cherubino. In realtà è perfido, potente e feroce. E certamente non è un bambino.

Nel corso della narrazione molti personaggi che sembrano essere in un modo, svelano un’identità e un’essenza ben diverse.

Lo stesso Thorn, rigido, freddo, antipatico e anaffettivo sembra essere un personaggio mosso da interessi personali e da logiche di ascesa sociale. E invece si scoprirà essere l’unico realmente onesto. Rigido e inquadrato, incapace di avere rapporti sociali normali, ma onesto.

C’è un personaggio particolare, che compare poco, ma che è dotato di un potere incredibile: Gaela, unica sopravvissuta del clan dei nichilisti. Un clan che aveva il potere di guardare Chiardiluna senza subirne le falsità e vedendone le mistificazioni. Gaela vive a Chiardiluna sotto copertura e conserva un monocolo che ha ancora il potere di mostrare la realtà per quello che è: squallida, ma sincera.

Quanto potrebbe essere interessante intavolare una discussione sul concetto di miraggio, di mistificazione, di disvelamento della realtà?

E quanto sarebbe utile un monocolo nichilista?

8. Per vederlo trasformato in un film

E poi in un libro illustrato. Per avere un sacco di merchandising: specchi, sciarpe, anelli… Per fare del sano cosplay.

Credo ci vorrebbe un budget stellare, ma l’Attraversaspecchi ha le carte in regola per diventare un kolossal e un fenomeno di gran richiamo.

Tutti ci appassioneremmo, guarderemmo il film, compreremmo qualunque gadget legato ai libri e ai film… Ma avremo comunque la soddisfazione di dire quella frase:

IL LIBRO ERA PIU’ BELLO!