Mogador, la famosa Essaouira, porto marocchino sull'atlantico, che ha ancora tracce del fascino di quando era colonia portoghese, crocevia di commerci più o meno legali, è il vivace scenario del nuovo romanzo «postcoloniale» di Martin Mosebach, affermato autore tedesco, che mette a confronto l'opulenta Germania, impersonata da un giovane finanziere arrivista e senza scrupoli, con la società marocchina, rappresentata da una galleria di personaggi incerti tra l'arcaicità culturale, e una modernità disincantata, cui si sottrae solo la civiltà contadina dell'interno.