Secondo e ultimo noir dello scrittore Luca Poldelmengo dedicato alla RED, squadra segreta della polizia che indaga utilizzando il metodo dell’ipnosi. I soggetti scelti per questo tipo di investigazione sono inconsapevoli di aver visto o ascoltato qualcosa di compromettente e terribile. Sta ai componenti della RED individuare le persone giuste e interpretare il loro POV, point of view.
Ritrovando i precedenti personaggi creati dallo scrittore, come i gemelli Tripaldi o il professor Basile, il lettore sarà trattenuto in un vortice insidioso, complicato da dissolvere. Vortice che vedrà al centro Vincent Tripaldi ex latitante e Timea, una bimba di 5 anni, testimone innocente di un efferato pluriomicidio.
Negli occhi di Timea è una lettura cattiva del potere, ad ogni costo. Ha l’odore acre dei rifiuti, utilizzati come merce di scambio e di “favori”. È la vigliaccheria dei potenti, che calpestano chiunque. È l’agguato, dietro l’angolo. È la corsa alla poltrona migliore, sul confine tra legalità e illegalità. È la manipolazione dei ricordi …
Più di tutto, Negli occhi di Timea è la crudeltà di dover prendere una decisione, per vendicarsi. Senza scrupoli, mettendo la coscienza sotto anestesia. Eliminando soggetti opportunisti e viscidi.
Questo noir ci costringe a decidere chi è innocente o colpevole, chi ricatta davvero e chi nasconde segreti o alleanze pericolose.
Negli occhi di Timea distrugge gli equilibri e porta in superficie le debolezze di chi le ha abilmente nascoste per lungo tempo.
Quando si ha sofferto troppo, il dolore può trasformarsi in crudeltà e violenza senza limiti. Quando si ha paura si cerca l’alleato nemico più utile alla situazione. Quando si capisce di rappresentare il male, bisogna andarsene e allontanare da sé chi potrebbe diventarne vittima.
Trama ottima, da seguire con attenzione, dato i cambi temporali veloci. Ritmo sostenuto, che avvicina questa storia al thriller. Perfette le citazioni a fine di Honoré De Balzac e William Shakespeare a inizio e fine romanzo.
Consigliatissimo. Buona lettura.