I Bozo sono una tribù africana che vive nella parte centrale del delta del fiume Niger in Mali. Tra questa popolazione dedita alla pesca e alla celebrazione di riti ancestrali si scatena il panico per la morte del capo villaggio e della sua sposa. Una sciagura lomicidio che viene immediatamente inquadrato come punizione divina. Niente di strano se a considerarsi responsabile sia dunque il Maa Lamantino , divinità delle acque. Solo che un liquido di civiltà secolare cola da un recipiente di magia e superstizione. Il commissario Habib, infatti, si mette sulle tracce dell empio assassino.
Laccio dopo laccio, catena dopo catena, lingranaggio dellinchiesta miete i primi frutti e alla fine la verità verrà fuori come dentifricio dal pressato tubetto. Il colpevole si scopre - come previsto - a fine libro, e la scalinata per arrivarci è , dal punto di vista della lettura, di agevole ascensione. La maledizione del dio del fiume (Edizioni E/O, 16,50 euro) di Moussa Konaté, inala credenze che non vengono meno neanche dinanzi alla scientificità delle indagini: un compromesso tra passato , mappamondo di religiosità, e una verniciata di razionalismo.