Già noto (e amato) per il suo memoir-confessione Ragioni per continuare a vivere, storia di una depressione - la sua - e di come ne uscì, l'inglese Matt Haig ha sorpreso per primo se stesso dando alle stampe Come fermare il tempo (ed. E/O), colossale romanzo fantastico, in testa alle patrie classifiche per più di un anno, al cui centro c'è quel sogno universale che però è tanto simile a una trappola: non invecchiare (o quasi) mai. «Ci giravo attorno da 10 anni», mi racconta. «La storia mi mancava ma avevo in testa, con un'intensità straordinaria, la voce del protagonista Tom».
Per lui si è inventato perino una sindrome: anageria.
Tom ha più di 400 anni ma ne dimostra 40. Il tempo per lui scorre in modo molto lento. L'anageria idealmente è il contrario della progeria, che porta all'invecchiamento precoce, ma nella realtà non esiste. Almeno, non che io sappia.
**Quelli come Tom si chiamano "Albatros" e i comuni mortali "effimere": con loro è vietato stringere legami profondi.
Gli albatros sono una setta segreta che sa tutto del normale scorrere del tempo. Se venissero scoperti ne andrebbe della loro incolumità, tenterebbero di imprigionarli per studiarli...
Il suo è un monito per ricordarci che ciò che suona come un privilegio in realtà può essere una condanna?
Tom ai giorni nostri fa l'insegnante, ma ha attraversato molte epoche e ha lottato per la sua sopravvivenza in più di un'occasione. La storia che si ripete di continuo può essere un gravoso fardello.
E l'amore è una sfida irrealizzabile?
Sì, a meno di non accettare il rischio insito in ogni rivoluzione. Sovvertire l'ordine costituito implica molte conseguenze, non tutte piacevoli. Due persone che invecchiano a velocità diverse devono anche fare un doppio salto mortale per amarsi. Ma, è il messaggio del mio libro, se davvero lo vuoi tutto è possibile. Beh, quasi.