Tommasina è morta. Si è impiccata lassù al nord dove si era trasferita o forse era scappata.
Perché lo ha fatto? Chi o cosa l’ha spinta a questo gesto estremo?
Se lo chiede prima di tutti Cesara, la Gigantessa, zia di Tommasina che per scoprirlo ingaggia Vittore, rappresentante di prodotti tipici pugliesi. Un uomo con un passato oscuro e un presente da vittima del vizio del gioco.
Alcune lettere anonime sono il filo da seguire per trovare la verità.
L’innocenza di Tommasina è un noir che pur nascendo in una piccola realtà di paese e contadina finisce per arrivare a trattare temi universali: amore, verità ,menzogna, vendetta. Una storia che, sebbene breve, non rimane confinata in un microcosmo, ma diventa specchio di un’intera società. Si sviluppa, si allarga fino ad abbracciare e affrontare tematiche complesse come la disabilità, la dipendenza dal gioco, l’omosessualità.
L’innocenza di Tommasina è un racconto di umane debolezze, di silenzi, di rancori, di verità nascoste. Una narrazione che ha radici ben piantate nel territorio dove profumi, sapori e suoni diventano parte integrante della trama, come le tante frasi in dialetto che punteggiano il racconto che nelle sue descrizioni riesce a essere insieme violento, volgare e poetico.