Buon pomeriggio bookspediani. Oggi vi parlo anche del romanzo di Matt Haig, un romanzo che mi ha davvero colpito e che ho amato tantissimo e vi assicuro che vale decisamente la pena dedicargli un po' del nostro tempo.
Tom Hazard è un uomo che all'apparenza dimostra quarant'anni ma che ha già vissuto tantissime vite, che contarle sul palmo della mano è davvero impossibile.
Tom infatti è nato nel 1581 e fin dalla sua adolescenza ha capito di avere qualcosa di diverso.
Non è mai invecchiato come gli altri, aveva sempre quell'aria da bambimo quando ormai doveva almeno sembrare un uomo e così ha capito che per lui il tempo non passava come tutti gli altri, ci metteva molto di più ad invecchiare. Purtroppo però questa sua malattia non è passata inosservata e l'ignoranza e il timore dell'ignoto a quel tempo gli hanno sottratto la sua famiglia.
Da quel momento Tom non ha fatto che trasferirsi, cambiando in continuazione vita e cercando una soluzione al suo status ma chiunque veniva a conoscenza del suo segreto in primis pensava che fosse pazzo e delirante, e quando ci si credeva in poco tempo si spariva dalla circolazione.
Nel mondo però ci sono altre persone come lui, che si distinguono dagli effimeri ossia quelli che seguono il normale corso del tempo, ed è imperativo che gli effimeri non scoprano gli albatros e cosa ancora più importante: Tom e quelli come lui non si possono innamorare.
Tom ha già provato questo sentimento prima con sua madre, la persona che lo ha sempre protetto e aiutato e poi con una donna, Rose, con la quale ha provato a costruire una famiglia ma purtroppo il destino non è stato clementa con Tom, facendogli perdere tutto quello che più contava per lui, ancora una volta.
Da quel momento l'uomo ha cercato di condurre una vita solitaria, lontano dalla gente e soprattutto si è trasferito quando la sua presenza cominciava a notarsi per via del suo non invecchiamento.
Ora Tom è stanco di scappare, è stanco di essere solo: vuole solo avere una vita quanto più normale possibile e vuole tornare dove si sente a casa, a Londra.
Oggi Tom è un uomo che insegna quello che sa meglio: la storia, chi meglio di lui può raccontare quello che ha vissuto?
Passeggiare per le vie di Londra è familiare e allo stesso tempo sconosciuto perchè il mondo di cui faceva parte ormai è cambiato ed è difficile ritrovare la strada dei ricordi. Questa volta accanto a lui c'è un nuovo amico: un cane ormai vecchio in cui l'uomo si riconosce e a cui decide di dare una possibilità.
Ma tutto questo basterà per tenerlo lontano dal conoscere persone nuove e soprattutto dall'amore?
Avevo letto solo cose belle riguardo a questo libro e ancora prima di iniziarlo le mie aspettative erano alle stelle e sono felicissima di dirvi che Matt Haig sa mantenere le sue promesse, portando tra i nostri scaffali una storia che sono sicura non verrà dimenticata facilmente.
Il tempo è da sempre un nostro nemico: spesso gli anni sembrano passare in un attimo e ci si accorge troppo tardi di essere ormai in dirittura di arrivo, ma con ancora tantissime cose da fare e vedere.
Per Tom il tempo è infinito, è un uomo di più di quattrocento anni che ne dimostra appena quaranta e per questo si può pensare che la sua vita sia una benedizione, un dono da sfruttare appieno e da non buttare via.
Eppure non è così: Tom è nato nel 1581 e da quel momento ha vissuto tante di quelle vita che ormai, tanti anni dopo, non sa più chi è.
E' ormai solo al mondo perchè tutti i suoi affetti sono venuti a mancare e lui ha dovuto assistere, impotente, alla loro morte.
Tom è un albatros: un uomo con la capacità di invecchiare molto più lentamente di tutti gli altri ma questa sua maledizione lo mette costantemente in pericolo: c'è chi in passato lo ha creduto un mostro, chi ha pensato fosse un pazzo delirante che meritava solo di essere rinchiuso.
La sua condizione non gli da la possibilità di avere un posto da chiamare casa perchè stare troppo a lungo in un luogo rischia di insospettire gli abitanti della città, per cui può certamente dire di aver viaggiato in lungo e in largo, ma non può affermare di averlo fatto per la voglia di scoprire il mondo.
La sua è una vita tremendamente solitaria perchè per uno come lui innamorarsi e condividere il suo segreto è tremendamente impossibile.
Solo uan volta Tom ha trasgredito a questa regola e ancora oggi, quattrocento anni dopo, ne paga le conseguenze.
Tutto quello che vorrebbe è essere normale, ma può una persona come lui avere questo lusso?
Matt Haig con semplicità e grande scorrevolezza immerge il lettore nella storia di Tom; un uomo dai mille nomi, mille volti, mille lavori ma sempre stesso identico corpo.
Non si limita a raccontare come è la sua vita oggi, ma ci mostra tutti i suoi 400 anni di vita e i momenti che l'hanno definita: dalla morte di sua madre, al suo primo amore e alla decisione di isolarsi completamente dal mondo.
Dopo il suo esilio infatti Tom è stanco di scappare, stanco di combattere e non sa più nemmeno chi sia in realtà.
Per questo decide di far ritorno a Londra, una città che tanto ha significato per lui e che sta per cambiargli nuovamente la vita.
L'uomo sceglie infatti di insegnare storia a scuola e tra le mura della struttura incontra Camille, un'affascinante donna che insegna francese e che in qualche modo fa breccia dentro di lui.
Eppure sa che il loro futuro non può avere nemmeno un'occasione, questa volta come andrà a finire la sua storia?
L'autore con questo romanzo ci costringe a riflettere su quanto il tempo influisca nel nostro modo di vivere: sapere di avere una data di scadenza ci spinge a dare il meglio di noi e a sfruttare fino in fondo ogni piccolo attimo, per poi guardarsi indietro alla fine e riconoscere di non avere rimpianti.
Avere tutto il tempo del mondo a disposizione rende certamente la vita intensa, piena di avventure ma non di significato.
E del resto può definirsi davvero una vita degna di essere vissuta se si è in costante necessità di nascondersi per paura di essere scoperti, se si vede cambiare tutto intorno a sè tranne la propria persona e se si è costretti a dire addio anche alle persone che si amano perchè loro sono già arrivati alla fine, quando la tua vita è solo a metà?
Matt Haig ha scelto di incentrare il suo romanzo su un argomento spinoso con cui abbiamo a che fare tutti i giorni e di conseguenza ci porta a chiederci se è così importante avere un tempo infinito a disposizione o se sono altre le cose che contano nella vita.
Come fermare il tempo è un romanzo davvero toccante, che entra sottopelle con una facilità disarmante.
E' intenso, riflessivo e vale decisamente la pena dedicargli un po' del nostro tempo.
Matt Haig ha decisamente fatto centro con questa lettura e io non posso che consigliarvela con tutto il cuore.