Due decenni fa, il reporter Francesco ha immortalato un sindaco nel momento in cui incassava una mazzetta da un uomo legato all'ndrangheta. Questo ha scatenato una ritorsione contro di lui e soprattutto contro l'amore della sua vita, Carla, che ha rischiato di pagare il prezzo di quella fotografia compromettente, proprio mentre la piccola Valentina cresceva nel suo grembo.
Francesco ha preferito fuggire da Torino e tornare nella sua Sardegna, cambiando nome e diventando il rissoso paparazzo Franco Zanna.
Tra lui, Carla e l'ormai giovane donna Valentina aleggia sempre una domanda: perché Francesco è stato così codardo da abbandonarle e scappare in Sardegna?
Zanna è uno che sa il fatto suo e che sa sfruttare al meglio il proprio intuito, un uomo che a differenza del passato oggi sembra non lasciarsi intimorire, anche se forse nell'estate sarda qualcosa da temere c'è ed è il flagello degli incendi. Durante uno di questi il fotografo ha rischiato di perdere la casa e fuggendo si è imbattuto in un uomo di origine belga ormai completamente ustionato.
Non è riuscito a salvargli la vita, ma può tentare di essere d'aiuto alla figlia, dando la caccia a coloro che, grazie agli incendi, acquisiscono denaro, potere, terreni senza guardare in faccia a niente e nessuno. Ma la catena di incendi e vittime in Gallura è ancora lunga…
Al suo fianco tre presenze costanti della sua vita: Cosima proprietaria del bar che frequenta abitualmente, Irene sua datrice di lavoro e il vecchio zio Gonario.
“Stagione di cenere” edito da Edizioni E/O è una lettura estremamente appassionante e affascinante. Lo stile dell’autore Pasquale Ruju, scorrevole e avvincente, ci accompagna al fianco del carismatico Zanna in un crescendo di suspense e colpi di scena, in un intreccio di giochi di potere, voltafaccia e introspezione.