Tredici anni prima di vincere il Nobel per la Letteratura, Svetlana Aleksievic sbarcò in Italia grazie alle edizioni e/o con «Preghiera per Cernobyl» (304 pagine, 12,90 euro), tradotto da Sergio Rapetti. È un reportage di voci delle vittime del disastro nucleare del 1986, torna con altri 7 titoli nella collana «Le cicogne», una summa della produzione quasi quarantennale di e/o. Monologhi reali e romanzati danno vita a un ibrido di giornalismo e prosa lirica, sullo sfondo di un paesaggio post-apocalittico: emergono sofferenza e dignità dei sopravvissuti, contrapposti al silenzio criminale dei vertici dell’Urss.