Ofelia è una Lettrice di raro talento e nella sua Arca Anima in pochi sono abili quanto lei a leggere le vite degli oggetti e risalire al loro remoto passato, anno dopo anno, vita dopo vita. Timida e impacciata com’è, pensa che nessuno la chiederà in moglie: nascosta dietro gli occhiali spessi e una lunga e inseparabile sciarpa dagli altalenanti umori, Ofelia si dedica ai suoi studi al museo, non nutre ambizioni da donna sposata, non è cupida come sua sorella né superficiale come sua madre. Il prozio l’ha addestrata come Lettrice, e il dono di attraversare gli specchi è un’abilità che ha scoperto da piccola a sue spese e l’ha resa oltremodo goffa. Non sa che un gentiluomo dai modi burberi e con una cicatrice in volto sta sbarcando dal Polo. Thorn, rude e possente come un orso, è stato promesso a lei, Ofelia dai panni tristi: deve sposarlo o porterà disonore a tutta la stirpe di Artemide. Possibile che debba lasciare l’Arca in cui è cresciuta e la sua famiglia per sempre? Deve seguire uno sconosciuto in un luogo remoto e inospitale, con la sola compagnia della zia Roseline a farle da chaperon. Ofelia non riesce a crederci, eppure la routine della sua insignificante vita sta per lasciare spazio all’inimmaginabile...
Fidanzati dell’inverno, primo capitolo della saga Passe-Miroir (L’Attraversaspecchi) è solo l’inizio di una magica avventura che vede protagonista un’insolita giovane tutt’altro che aggraziata di nome Ofelia. Un viaggio attraverso luoghi ameni e indimenticabili, popolato da personaggi infidi e doppiogiochisti: dame discinte e cortigiane pronte a tutto per guadagnarsi favori, bambini vendicativi e stirpi avvelenate da antiche gelosie. Dalle teche polverose del suo museo agli intrighi e alle spietate congiure da palazzo, il salto nel vuoto di Ofelia nel mondo freddo e spietato del nord si rivela un’esperienza piena di insidie. Addentrarsi nell’universo delle Arche (21 quanto i pianeti che orbitavano intorno alla Terra) costituitesi dopo la grande Lacerazione, diventa invece oltremodo piacevole per il lettore a caccia di avventure. C’è del nuovo nel variegato universo fantasy e precisamente arriva dalla Costa Azzurra, da Christelle Dabos, classe 1980, pubblicata da Gallimard Jeunesse e osannata in patria per la sua tetralogia originale e ricca di colpi di scena. L’animista Ofelia dall’aspetto scialbo e trasandato si rivela essere un’eroina dalle doti nascoste, l’outsider che stupisce e darà filo da torcere ai nemici. Mescolando steampunk, atmosfere Belle époque e talento narrativo da vendere, la Dabos non passerà certo inosservata sugli scaffali italiani.