Safari di sangue, Deon Meyer
Autore: Marilia Piccone
Testata: Stradanove
Data: 29 luglio 2010
Amate le atmosfere diverse? Siete curiosi e vi piacciono le ambientazioni esotiche? Vi interessa leggere di altri paesi, perché non ci siete mai stati e non sapete se riuscirete ad andarci? Oppure perché li avete già visitati e volete ritrovare certi paesaggi sulle pagine di un libro? Se le risposte sono affermative, questo è il libro che fa per voi: “Safari di sangue” dello scrittore sudafricano Deon Meyer.
Martin Fitzroy Lemmer- che preferisce essere chiamato solo con il suo cognome- lavora per un’agenzia che fornisce difesa personale. E’ una guardia del corpo. Viene ingaggiato per proteggere Emma Le Roux: tre uomini con passamontagna hanno fatto irruzione nella sua casa di Città del Capo. Lei è riuscita a fuggire. L’unica possibile spiegazione per quello che pare proprio un attentato alla sua vita è la telefonata da lei fatta alla polizia del Limpopo dopo aver sentito alla televisione la notizia di una sparatoria vicino al parco nazionale Kruger. Quattro uomini erano stati uccisi e sul luogo erano stati ritrovate le carcasse di quattordici avvoltoi protetti, appartenenti ad una specie a rischio di estinzione.
Emma aveva colto al notiziario il nome di Jacobus De Villiers e ne aveva visto la fotografia sullo schermo: assomigliava a suo fratello, scomparso in maniera misteriosa vent’anni prima. Anche suo fratello si chiamava Jacobus: una coincidenza? Jacobus Le Roux era una specie di guardia forestale, faceva parte di un gruppo di soldati di leva che si erano offerti di aiutare nella lotta contro i bracconieri di elefanti nel parco Kruger. Nel 1986 c’era stato uno scontro, erano stati ritrovati bossoli e i resti di un accampamento- nulla di Jacobus e del suo ausiliario nero, forse i loro corpi erano stati trafugati dai bracconieri. Ed ora questo volto, che assomigliava a suo fratello invecchiato, era riapparso dal passato: Emma non può aver pace, deve saperne di più.
La ricerca di Emma Le Roux, accompagnata dal taciturno Lemmer, ci porta nel cuore del Sudafrica, un cuore nero di paese tormentato dalla sua storia, passata e presente. Una storia non facile, anzi, sempre meno facile con il passare degli anni, quando ormai i discendenti dei colonizzatori boeri sono diventati a pieno diritto gente del posto, afrikaans, e tuttavia in perenne contrasto con le tribù nere originarie a cui le terre furono sottratte tanto tempo prima. C’è poi una natura gloriosa che gli uomini sembrano decisi a voler distruggere- sono innumerevoli le specie in via di estinzione. E c’entra il cambiamento climatico, ma anche la scomparsa degli habitat, la deforestazione, la crescita demografica, l’inquinamento, lo sfruttamento del suolo, lo sviluppo edilizio, il bracconaggio, il contrabbando, la povertà…
Ma che cosa aveva scoperto l’allora ventenne Jacobus Le Roux, nel 1986, cioè all’epoca dell’apartheid, per rendere necessario un suo cambiamento di identità e il troncare ogni rapporto con la famiglia? Verremo a saperlo per gradi, mentre gli inseguitori di Emma incalzano e attentano ripetutamente alla sua vita: ci provano con un serpente velenoso e poi con armi ad alta precisione. Perché la posta in ballo è veramente grossa, ci sono dei nomi che non devono saltar fuori. E Lemmer (personaggio misterioso e quanto mai interessante, con dei trascorsi infelici) finisce per essere coinvolto personalmente, perchè cede al fascino di Emma, come noi lettori siamo conquistati dalla magia dell’Africa.
Un bel thriller, insolito, movimentato, coinvolgente.