Mentre la legione dei lettori di Elena Ferrante, in continua espansione, aspetta l'uscita della serie televisiva tratta dall'Amica geniale e insieme vagheggia la possibilità di poter leggere qualcosa di nuovo, si moltiplicano i saggi critici, come la monografia Elena Ferrante di Viviana Scarinci (pubblicata da Doppiozero e tradotta in tedesco) e la raccolta di articoli in inglese Reconfiguring margins (Palgrave McMillan). Tra gli studiosi che più hanno contribuito all'esegesi dell'ultima tetralogia c'è Tiziana de Rogatis, che in questo libro offre una sintesi approfondita e accessibile. La veste editoriale ne fa una sorta di guida "ufficiale" all'opera della scrittrice. L'ordine è tematico e va dai dati più estrinseci (le ragioni del successo) alla struttura formale dei romanzi, fino a soggetti trasversali (l'amicizia, il rapporto madri-figlie, Napoli, il vivere lontano da Napoli, la violenza, la storia). Il taglio, centrato sulla tetralogia ma in modo non esclusivo, privilegia l'analisi dei contenuti rispetto a quella delle forme, ma le lunghe citazioni dei testi permettono di riflettere sullo stile e le invenzioni linguistiche. Le ormai moltissime fonti prodotte da Ferrante (testi letterari, interviste, saggi) sono così scandagliate e riordinate nel tentativo di comprendere e far comprendere la più sorprendente ed efficace produzione culturale italiana degli ultimi decenni.