Con l'aria mesta da italiani in gita, i cinque candidati dello Strega sono approdati a San Pietroburgo. È la loro ultima tappa all'estero prima della finale di giovedì 5 luglio. Ieri sera hanno partecipato a una serata organizzata dall'Istituto italiano di cultura in uno dei teatri più famosi del centro, a pochi passi dalla Prospettiva Nevskij. Per le strade c'era aria di festa per via dei Mondiali: i tifosi argentini dopo la vittoria contro la Nigeria di tre giorni fa se ne andavano in giro agghindati con cappelloni bianchi e azzurri.
San Pietroburgo è la nona tappa di un tour de force che è parte integrante del pacchetto Strega, un itinerario promozionale che li ha portati nel Salento, a Pienza, Firenze, Benevento, San Benedetto del Tronto, Cervo, Ivrea, Verbania. Arrivare stremati è il minimo. Bisogna comportarsi bene, nonostante la stanchezza. Il lavoro sporco, quello delle telefonate e della conta dei voti lo fanno gli uffici marketing, ma qui bisogna sembrare tranquilli. Si sa che i dieci votanti dell'Istituto hanno scelto in gran parte Lia Levi (Questa sera è già domani, e/o). Ha raccolto però molte preferenze anche Helena Janeczek (La ragazza con la Leica, Guanda, gruppo Gems), che nel duello finale se la giocherà all'ultimo voto con Marco Balzano (Resto qui, Einaudi).
Bisogna sorridere, non far trapelare la tensione. I cinque italiani gitanti, tra cui ci sono anche Carlo D'Amicis (Il gioco, Mondadori) e Sandra Petrignani (La corsara, Guanda), per necessità ci provano. Sanno che i 200 voti degli Istituti italiani di cultura all'estero pesano sul risultato. Durante la visita all'Ermitage i cinque camminano in gruppo come turisti qualsiasi, provando a farsi catturare dalla Danae di Rembrandt o dagli stucchi dorati del palazzo imperiale e a dimenticare per un po' la gara. Fuori dall'Ermitage è stato montato uno schermo enorme dove la sera vengono trasmesse le partite. Lia Levi, uscendo, vorrebbe fermarsi a comprare una matrioska, ma il gruppo ha fretta, deve andare in albergo per poi correre al teatro. Qui i cinque scrittori locali leggono brani dai libri in gara tradotti in russo: sono il critico letterario Andrej Ariev, il poeta e romanziere Aleksadr Vergelis, la direttrice del Pen Club Elena Chizhova, la poetessa Natalia Sokolovskaja e il poeta e critico Valerij Shubinskij. L'effetto è straniante. Oggi si riparte, martedì ci si rivede a Massenzio, giovedì tutti a Villa Giulia per la finale.