La Giornata mondiale del rifugiato 2018 arriva in un momento molto importante per il nostro Paese dal punto di vista politico. Tantissimi i libri ed i testi che negli anni sono stati scritti sulla questione, che cercando di far comprendere al lettore lo stato d’animo di queste persone.
Gli ultimi dati mostrano inoltre l’importanza di questa celebrazione, dal momento che 1 persona su 110 nel mondo è costretta a fuggire dal proprio Paese. Si calcola che il numero di rifugiati attualmente sia pari al numero di abitanti della Thailandia.
Motivi economici, politici e guerre spingono migliaia di persone ogni anno a migrare, spostandosi dal proprio Paese di origine, alla ricerca di un luogo dove vivere in serenità. Una situazione che l’Europa, e l’Italia in particolare, conosce bene, data la vicinanza delle nostre coste a quelle dell’Africa. La Giornata mondiale del rifugiato è stata istituita nel 1951 su volere dell’Assemblea Generale dell’Onu; un modo per avere un momento di riflessione profonda sulla condizione di queste persone.
Per questa ricorrenza abbiamo scelto 5 libri che per Sololibri.net sono ottime letture per confrontarsi con il tema e per comprende a pieno lo status di rifugiato.
Giornata mondiale del rifugiato: 5 libri da leggere
Niente manuali di diritto o testi scientifici che spieghino i flussi e le motivazioni che sono dietro a questo spostamento, ma testi per tutti. I libri sono un ottimo modo per comprendere il mondo che ci circonda e per avere una visione del mondo più ampia e che prenda in esame molteplici punti di vista.
Consigliatissimo il testo di Lia Levi dal titolo Questa sera è già domani, tra i finalisti del Premio Strega 2018.
Il libro ha toccato particolarmente i ragazzi che hanno assegnato all’autrice il Premio Strega Giovani 2018. Questa sera è già domani narra la storia vera del marito della Levi, Luciano Tas, scomparso nel 2014. La famiglia Rimon è la protagonista di questo racconto che ripercorre le problematiche che gli ebrei ebbero con la promulgazione delle leggi razziali, che toccarono in prima persona anche i Rimon.
Nel testo si ripercorrono le tappe che la famiglia, molto agiata, deve affrontare e le decisioni che porteranno in membri di essa a dover lasciare l’Italia per sfuggire alle deportazioni. Una storia che fa riflettere molto e che porta il lettore a comprendere a pieno lo stato d’animo della famiglia, costretta a lasciare ogni cosa per avere salva la vita. Un dramma di discriminazione e violenza che in questo preciso momento storico risulta quanto mai attuale.