La casa editrice E/O ha esordito lo scorso aprile con il primo capitolo di una saga fantasy, affidando quest’arduo compito ad un’autrice francese, Christelle Dabos, nata a Cannes nel 1980, al suo primo romanzo, ottenendo riscontri decisamente positivi. In Francia è stato subito un caso letterario mentre in Italia si leggono solo recensioni entusiaste. Non sarò certo io ad interrompere questa catena di successi; del resto è impossibile, perchè questo primo libro, nonostante la mole non si presti alla portabilità né alla lettura in spiaggia, è decisamente valido.
Esperimento riuscito dunque, copertina meravigliosamente accattivante, anche il titolo strizza l’occhio all’”Alice attraverso lo specchio” di Lewis Carroll. Un mix ben congegnato di tante piccole parti riconducibili a generi commercialmente più appetibili, un puzzle che vede pezzi di Matrix, una punta di barocco e rococò portati all’eccesso, e la protagonista che richiama la sbadataggine di Isabella Swan, la Bella di Twilight (S. Meyer, Fazi editore) e al contempo di Lucinda Price, la Luce di Fallen (L. Kate, Rizzoli).
La Dabos ha creato un mondo fantastico i cui popoli vivono su Arche fluttuanti, ciascuna con regole proprie. Sull’Arca Anima vive la giovane Ofelia che ha il dono di “leggere” il passato degli oggetti che tocca, e la capacità di attraversare col proprio corpo gli specchi. Dalle Decane della sua famiglia viene promessa in sposa al nobile Thorn che vive su un’altra Arca, Polo, con la sua Città-Cielo, decisamente più lontana e dal clima ostile. Il ragazzo appartiene al clan dei Draghi, impegnati in una lotta contro il clan rivale dei Miraggi. Tutto gira intorno alla “cerimonia del dono” che oltre a consacrare il sacro vincolo del matrimonio tra i due giovani, prevede lo scambio di poteri fra entrambi, e all’interpretazione di un libro misterioso, il Libro dei Draghi. Ofelia scoprirà presto che su Polo non bisogna fidarsi di nessuno se si vuole sopravvivere, e che il potere della famiglia del fidanzato è tanto forte quanto invisibile.
Tra illusioni, complotti segreti e morti, la reale motivazione della presenza di Ofelia a Città-Cielo viene in superficie solo nelle pagine finali, quando il lettore viene accompagnato al cospetto del sire Faruk, il temuto spirito di famiglia dei Draghi.
Insomma cinquecento pagine che volano e fanno sognare ad occhi aperti, in attesa del secondo capitolo di questa saga fantasy, che ha tutte le carte in regola per entrare nel cuore delle adolescenti.