Éric-Emmanuel Schmitt ha presentato il suo nuovo libro, la raccolta di racconti La vendetta del perdono, edito da Edizioni e/o al Salone Internazionale del Libro 2018 di Torino. I racconti di questo volume, tradotti da Alberto Bracci Testasecca, il quale ha dialogato con Schmitt, ha come tema il perdono e scorrono attraverso un lirismo molto sentito attraverso una scrittura rapida e prorompente.
“Sono un partigiano del perdono“, ha esordito l’autore di lingua francese e i suoi quattro racconti – che estrapolano le nostre violenze mitigate – esaminano, in senso psicologico – dice il traduttore – i vari aspetti di questo sentimento, il perdono attuato per liberarsi dall’odio, quel perdono che ci si ritorcerà contro e che ognuno di noi può ampliare o delimitare come meglio crede. Un tema importante in un periodo storico come il nostro, in cui le linee di questo sentimento sono sembrano sempre più dimenticate o, ancora peggio, ignorate.
Schmitt ricorda, inoltre, le sue esperienze come attore, drammaturgo, addirittura librettista d’opera. Un pubblico accorso numeroso, attento e divertito per la spontaneità dell’autore.