Solitaria, anticonformista, riservata, Ophélie non è certo un'eroina impetuosa e non è un tipo da far girare la testa. Ma che personaggio! E che avventura il suo esilio e poi il suo fidanzamento combinato con Thorn, giovane rampollo dell'illustre clan dei Draghi. Christelle Dabos, con questo romanzo che comincia una saga, s'impone per la potenza irresistibile del suo immaginario. Non soltanto si è inventata un mondo complesso e affascinante, ma sa raccontarlo con sottile senso del meraviglioso, in una lingua fluida ed elegante. Ophélie è l'Attraversaspecchi, capace di spostarsi di nascosto da un posto all'altro. Capace, soprattutto, di affrontare poco a poco il suo riflesso, e di prendersi gioco delle illusioni. È anche "la lettrice", esperta nell'arte di visitare il passato degli oggetti solo sfiorandoli con le dita, proprio come i lettori di libri sanno entrare in altri mondi attraverso gli occhi con cui si avvicinano alla pagina. Di metafora in metafora, questo romanzo dal fascino irresistibile racconta la storia di un'iniziazione, la nascita di un'eroina destinata a un grande futuro.
