Buongiorno a tutti carissimi heartreaders,
il mercoledì inizia presto nel Regno dei libri e vi anticipo che sarà una giornata bella piena. Nel pomeriggio vi aspetto infatti con la rubrica W... W... W... Wednesday per fare il recap delle nostre letture mentre stamattina parliamo di un libro davvero impedibile per gli amanti del fantasy/steampunk/belle èpoque!
Di quale libro sto parlando è evidente, oggi tutti i riflettori de Il Regno dei Libri sono infatti puntati su "Fidanzati dell'inverno" di Christelle Dabos che da il via ad una nuova imperdibile serie francese portata nelle nostre librerie da Edizioni e/o.
Stamattina ho quindi il grande piacere di ospitare una tappa del Review Party ufficiale organizzato dalla carissima Tania, admin del bellissimo blog My Crea Bookish Kingdom che ringrazio di cuore per avermi coinvolta in questo evento che ha organizzato magistralmente e di cui ha curato la bellissima grafica.
Prima di iniziare a fangirlare su Fidanzati dell'inverno ringrazio inoltre la Edizioni e/o per la copia cartacea inviatami e vi aggiungo il calendario corredato dai link ai blog che partecipano con me a questo imperdibile evento che spero seguirete in tanti. A fine post, inoltre, oltre a trovare il calendario dell'evento realizzato da Tania, troverete anche un approfondimento sul genere steampunk (ogni blog vi offre un approfondimento diverso!) ed una bella sorpresa. Continuate a leggere quindi e recuperate tutte le tappe, mi raccomando!
RECENSIONE
Leggere "Fidanzati dell'inverno" è stata un'esperienza davvero totalizzante, racconta una storia talmente coinvolgente che mi ha fatto macinare pagine su pagine senza stancarmi un attimo. Il colpo di fulmine è arrivato con la cover che è davvero bellissima, dal vivo ancora di più che in video, ve lo garantisco. Avete presente il titolo? E' brillante e sopraelevato, rende il tutto davvero elegante e pieno di fascino. Se volete saperla tutta, la considero una delle cover più belle dell'anno fino ad ora, di sicuro una delle più intriganti ed eleganti.
Appena ho iniziato la lettura ho capito che, non solo stavo iniziando a leggere una storia nuova, ma stavo addirittura varcando le porte di un mondo incredibile. Il worldbuilding creato dalla Dabos risulta infatti perfettamente descritto, vivido e minuziosamente dettagliato, tanto che mi ha letteralmente trasportata nel cuore di una storia emozionante ed affascinante.
Come la trama ci racconta, il mondo che conosciamo noi non esiste più, è esploso ed, al suo posto, sono nate le Arche che compongono quindi un nuovo universo. Ogni Arca ha delle caratteristiche diverse che caratterizzano i loro abitanti. La storia ha inizio su Anima dove troviamo la nostra protagonista: Ofelia.
Ofelia è una protagonista con cui sono subito entrata in sintonia. E' una ragazza impacciata e goffa, nascosta tra la sua sciarpona ed i suoi immancabili occhiali. Miope, bassina e goffa, Ofelia non ha lo charme della protagonista ma di sicuro sa come entrare immediatamente nelle grazie dei lettori.
Ofelia è un'animista, vive infatti su Anima ed ha due speciali poteri: sa attraversare gli specchi e sa leggere il passato degli oggetti. Con un solo tocco, Ofelia può ricostruire e ripercorrere la vita di ogni cosa, tutto ha un'anima, e per questo è una Lettrice.
"Leggere un oggetto significa dimenticare un po’ se stessi per fare posto al passato di un altro, mentre attraversare gli specchi significa affrontare se stessi. Ci vuole fegato per guardarsi negli occhi, vedersi per ciò che si è, immergersi nel proprio riflesso. Quelli che si mettono un velo davanti alla faccia, che mentono a se stessi e si vedono migliori di ciò che sono non ce la faranno mai. Credimi, non è cosa da tutti!"
Per la sua indole naturale, Ofelia ama collezionare cimeli di famiglia e lavora con immenso piacere all'Archivio di famiglia affiancando l'anziano prozio che è anche suo mentore. La vita di Ofelia trascorre felicemente, tranquilla e riservata, nell'Archivio di famiglia fino al giorno in cui viene presa la decisione che sconvolgerà la sua schiva esistenza. E' arrivato per Ofelia, infatti, il momento di prendere marito ed il prescelto è Thorn, il rampollo di una famiglia appartenente ad un'Arca lontanissima: Polo. Gli abitanti di Polo sono notoriamente freddi calcolatori e ciò fa presagire un'unione non proprio perfetta per una giovane ragazza di Anima. Tutto da scoprire è se sarà davvero così, io voglio solo avvertirvi di non aspettarvi il solito clichè romance perchè la Dabos non è a questo che ha mirato.
Christelle Dabos ha costruito una storia ricca di dettagli che ci mostra un universo nuovo, seguiamo Ofelia mentre lascia la sua Arca per diventare quella donna coraggiosa che si è sempre celata dietro ai suoi occhialoni. Colpi di scena, intrighi, mistero ed una trama avvincente fanno di Fidanzati dell'inverno una lettura davvero imperdibile che personalmente non vedo l'ora di approfondire nel prossimo libro della serie. Siamo solo all'inizio, infatti, Fidanzati dell'inverno introduce una storia che si appresta ad arricchirsi sempre di più grazie ad un worldbuilding eccezionale ed a personaggi davvero intriganti. Se ho già espresso il mio affetto per Ofelia, nulla vi ho ancora detto di Thorn che mi ha incuriosita ma che mi ha lasciata con molte domande, avverto che sotto la sua corazza c'è tanto che ancora non è stato svelato e decisamente non vedo l'ora di conoscerlo meglio. perchè non è il solito protagonista maschile!
Basta uno sguardo per amarsi. Del resto, non si ama mai così bene come quando ci si conosce male». Parole amare, ma Ofelia non era abbastanza sentimentale perché la cosa la riguardasse. «Non sono innamorata di vostro nipote, tanto quanto lui non lo è di me».
Per quanto allo stile dell'autrice l'ho trovato assolutamente lineare. La serie della Dabos si compone di ben 4 libri, si comprende che l'autrice voglia lasciare poco all'immaginazione perchè guida per mano il lettore nel mondo che ha creato con grande maestria, dando dettagli e precisazioni senza però per questo stancare o affaticare il lettore. Fidanzati dell'inverno conta più di 500 pagine, è vero, ma, come accennavo all'inizio, non ho assolutamente fatto fatica nella lettura perchè, dopo un primo attimo di assestamento, lo stile della Dabos non può non coinvolgere chi legge.
«Attraversare gli specchi significa affrontare se stessi» aveva detto il prozio al momento degli addii. Finché avesse avuto scrupoli, finché avesse agito d’accordo con la propria coscienza, finché fosse stata capace di guardarsi allo specchio ogni mattina, Ofelia non sarebbe appartenuta ad altri che a se stessa. “Ecco cosa sono, prima di essere un paio di mani” concluse ritirando le dita. “Sono un’Attraversaspecchi”.
In definitiva, se amate il fantasy steampunk, se vi rivedete in un'eroina goffa ma tanto tenace, se cercate un nuovo universo in cui tuffarvi che vi attrarrà anima e cuore, se vi piacciono le storie emozionanti, magiche, nuove, prive di clichè e che non sappiano neanche cosa significhi instant love, bene vi invito a leggere Fidanzati dell'inverno, vi assicuro che non ve ne pentirete!
Per completezza, la serie "L'Attraversaspecchi" è così composta:
Fidanzati dell'inverno (Les Fiancés de l'hiver) - L'Attraversaspecchi #1 (La Passe-Miroir #1)
Les Disparus du Clairdelune (La Passe-Miroir #2)
La Mémoire de Babel (La Passe-Miroir #3)
La Passe-Miroir, #4
APPROFONDIMENTO: LO STEAMPUNK
Lo steampunk rappresenta un filone della narrativa fantasy e fantascientifica caratterizzato dall'introduzione, in un'ambientazione storica, di una tecnologia anacronistica.
Per consuetudine la paternità del termine è stata attribuita a K. W. Jeter, scrittore di fantascienza degli anni '80. Il termine inizialmente fu coniato come antitesi scherzosa di "cyberpunk". Inizialmente entrambi i termini facevano prettamente riferimento a mondi distopici ma, evolvendosi negli anni, hanno sempre più atteso scenari utopistici.
Uno degli slogan più famosi con cui il genere steampunk è generalizzato recita: "come sarebbe stato il passato se il futuro fosse arrivato prima" e questo, a mio avviso, spiega perfettamente cosa il termine intenda.
I romanzi appartenenti al genere steampunk descrivono mondi anacronistici, dotati di una strumentazione tipica del futuro ma azionata tramite l'energia elettrica ovvero la forza motrice del vapore (steam) che entrambe tornano quindi ad essere pioniere di progresso e stupore. Non rare sono le immagini di computer totalmente meccanici proprio perchè lo steampunk segna il tripudio della meccanica sull'elettronica.
Generalmente i romanzi steampunk sono ambientati in epoca vittoria ma questa non è però la regola perchè non rari (soprattutto di recente) sono i casi di ambientazioni medievali e fantasy.
Il genere steampunk infatti si è evoluto sensibilmente negli ultimi anni, tanto da dover coniare nuove espressioni per catalogarne sotto categorie. Con l'etichetta steampunk fantasy ci si riferisce ad "ogni opera di genere fantastico che combini la magia con la tecnologia del vapore o l'ingegneria meccanica". Precisamente, lo steampunk fantasy si differenzia dallo steampunk "storico" perchè quest'ultimo tende maggiormente verso la fantascienza; sostanzialmente lo steampunk storico presenta una storia alternativa presentando luoghi e personaggi storici che vivono in una società tecnologicamente avanzata. Al contrario, lo steampunk fantasy racconta una storia inserita in un'ambientazione puramente fantasy, dove i personaggi possono essere creature leggendarie o fantastiche, che convivono con una tecnologia prettamente steampunk.
In ultimo, da evidenziare è la contrapposizione tra steampunk fantasy e science fantasy in quanto nel primo predomina l'elemento fantasy al contrario del secondo.