Dopo la lacerazione della Terra i popoli vivono sulle arche, luoghi con a capo spiriti di famiglia da cui discendono gli abitanti e i cui popoli possiedono poteri diversi. La nostra protagonista vive su Anima, dove le carrozze non hanno bisogno di cavalli e gli oggetti prendono vita. Ofelia è una ragazza non tanto alta, magra, capelli ricci neri che le vanno sempre sul viso, occhiali che cambiano colore a seconda del suo umore e una sciarpa lunga di cui non può fare a meno come se fosse un animale domestico. Parla poco e a bassa voce, è riservata, scoordinata e all'apparenza fragile. Ha due doni importanti: sa attraversare gli specchi che la possono portare da un luogo a un altro e sa leggere gli oggetti, cioè può vederne il passato toccandoli e per questo lavora al museo dove perizia gli oggetti antichi. Ofelia non ama apparire, si veste con abiti che non la valorizzano, indossa sempre dei guanti di protezione per non contaminare involontariamente gli oggetti con il suo stato d'animo ma anche per non essere sommersa dalle loro storie, non è brava a esprimere le proprie emozioni e non ha mai provato nulla per il sesso opposto. Dopo aver quindi rifiutato alcune proposte di fidanzamento da parte di alcuni cugini si vede però obbligata a sposare un uomo della famiglia dei Draghi che vive sull'arca Polo dove fa sempre freddo e dove vivono le Bestie, animali enormi.
Di lui sa solo il nome, Thorn e che fa parte della corte, particolare questo che fa felici i parenti di lei perché pensano che andrà a fare la bella vita ma il loro entusiasmo svanisce nel momento in cui conoscono il promesso sposo venuto a prendere Ofelia. Thorn è un uomo altissimo, magrissimo e con cicatrici sul viso, è freddo, maleducato, taciturno, nervoso, sempre attento a controllare l'ora sull'orologio da taschino e che non sembra minimamente interessato a Ofelia. La costringe a partire prima del previsto senza lasciarle il tempo di salutare tutti e durante il viaggio si fa vedere ben poco oltre a non spiegargli quasi nulla se non dirle che su Polo non sopravviverà come a volerle far cambiare idea, peccato che Ofelia non possa perché sennò verrebbe bandita da Anima per sempre. Per fortuna a farle compagnia c'è la sua madrina, la zia Roseline, una donna secca, dalla pelle giallastra e dai denti da cavallo che ha il potere di riparare la carta, una donna schietta che deve preservare l'onore della nipote.
Arrivati sulla nuova arca Ofelia conoscerà la nonna e la zia di Thorn, si ritroverà in un ambiente ostile dove i diversi clan non fanno altro che complottare alle spalle, le persone nobili fanno buon viso a cattivo gioco e gli ambienti non sono come appaiono proprio come gli abitanti. Ofelia si ritroverà tra persone che le nascondono la verità, non saprà di chi fidarsi e dovrà scoprire il motivo per cui è stata scelta proprio lei.
Il personaggio di Ofelia mi è piaciuto tantissimo perché non ha paura di mostrarsi per quella che è, è sottovalutata da tutti all'inizio ma ben presto tutti si devono ricredere perché dietro quella voce sommessa e il suo aspetto gracile si nasconde una ragazza determinata, forte, coraggiosa, paziente, intelligente che si troverà davanti a numerosi ostacoli e cattiverie.
Thorn invece è il personaggio da scoprire, di cui bisogna conoscere tutto e capire il perché sia così freddo con le persone e dal momento in cui i due promessi sposi si conoscono non ho aspettato altro che lui si aprisse con lei, che si sciogliesse un pochino e che si instaurasse un rapporto tra i due visto che alla fine qualche cosa in comune ce l'hanno ma come leggerete il suo resterà un personaggio ambiguo, di difficile lettura fino alla fine.
La zia Berenilde è un altro personaggio enigmatico di cui è difficile capire subito le intenzioni. E' una donna affascinante e all'apparenza molto dolce con Ofelia ma vedrete che sarà capace di farvi arrabbiare parecchio con la sua personalità lunatica.
E' interessante il mondo creato dall'autrice perché da una parte abbiamo un'arca con un popolo semplice dove la famiglia è importante e le persone sono tutte sullo stesso piano mentre dall'altra parte abbiamo un'arca dove contano le apparenze, dove tutti si sparlano alle spalle, dove esiste la schiavitù e dove quasi tutte le persone nascondono dietro parrucche, trucco e vestiti eleganti la loro vera natura che è tutto fuorché bella e il popolo si rispecchia anche nell'ambientazione creata dove illusioni ottiche fanno sì che tutto sembri magnifico e magico quando invece in realtà è tutto marcio e sono interessanti anche i personaggi perché sono ben caratterizzati sia psicologicamente che fisicamente e molti di loro devono essere scoperti durante la storia. Troverete personaggi da amare, che fanno commuovere, che fanno sorridere, che fanno arrabbiare o che disgustano e vi ritroverete in una storia steampunk con luoghi magici e descrizioni accurate che però a parer mio forse rallentano un po' la storia ma sono gusti.
Sono curiosa di proseguire la saga per vedere se Ofelia riuscirà a cambiare la mentalità del Polo e come evolverà il suo rapporto con Thorn.