Un paese estraneo, senza un parente o un amico. Un lavoro umilissimo in un supermercato, al termine del quale non le resta che piangere sotto la doccia. E una lingua sconosciuta, che le impedisce di comunicare. Ma non c’è solo la rifugiata Salima, in un’Australia che offre la chance di una seconda vita. Sayuri è giapponese, ha una bambina piccola, sogna di diventare scrittrice. Intorno altre donne che ridono, in faccia alla difficoltà. E un universo imprevedibile di generosità, a sostenere donne che si strappano dal petto troppi dolori: una casalinga italiana, un’insegnante di inglese. Un romanzo corale sulla forza delle donne, e sull’importanza di allearsi, in un esordio che in Giappone si è aggiudicato il premio Oe Kenzaburo. Traduzione di Anna Specchio