Jamal è un giovane di origine magrebina, che ama correre, nonostante, al posto di una gamba, abbia una protesi. Durante una delle sue corse, su e giù per una delle falesie più alte d’Europa, s’imbatte in una ragazza, di una rara bellezza. La giovane sta per buttarsi giù dalla scogliera. Jamal, spaventato, cerca di dissuaderla e, non riuscendo a convincerla, le lancia una sciarpa rossa, che ha trovato lungo il percorso, pregandola di aggrapparsi. Il suo intervento non è sufficiente, la donna si getta nel vuoto. Da quel momento, la vita dell’uomo diventa un incubo, senza vie di fuga. Tanto per incominciare, la polizia non crede all’ipotesi del suicidio e Jamal diventa l’indiziato principale, anzi l’unico indiziato.
Un thriller perfetto, con atmosfere alla Hitchock, che tra l’altro è anche citato nel corso della narrazione. Incredibili colpi di scena, tempo e ritmo senza tregua, il dubbio cresce in modo esponenziale, più si procede con la lettura. Jamal è un protagonista umano, spensierato, simpatico, ha una protesi ad una gamba, ma non si dà per vinto, desidera diventare il primo corridore disabile a tagliare il traguardo dell’Ultra-Trail del Monte Bianco, e per questo motivo si allena tutti i giorni. Il suo unico punto debole sono le donne. Ed è, infatti, una donna che, buttandosi dalla scarpata, nel momento del suo passaggio, gli cambia la vita. Una serie di coincidenze terrificanti modificano la tranquilla quotidianità del giovane. A volte basta essere al posto giusto, al momento giusto, ma il più delle volte capita di essere nel posto sbagliato, al momento sbagliato. E questo l’incubo che tormenta Jamal e non gli da pace, e capitolo dopo capitolo le anomalie crescono e il respiro si accorcia. Jamal rincorre una soluzione, che gli scivola continuamente tra le mani e nel frattempo il mistero si infittisce e lo avvolge nelle sue spire.
Mai dimenticare è il quarto romanzo che leggo di quest’autore, ed è straordinario. Michel Bussi, riesce a dare voce ai luoghi, oltre che ai personaggi. A costruire un crescendo di emozioni e trepidazione. A creare ogni volta una storia completamente nuova, originale, ben scritta e fortemente coinvolgente. Come in Ninfee nere lo scenario è quello meraviglioso della Normandia. Si inizia a Yport , una cittadina di circa 959 abitanti, sul mare, di fronte al Canale della Manica, tra due alte falesie, nel dipartimento della Senna Marittima. In questa zona da ammirare, lasciano senza fiato, le scogliere di Etretat. Sono bianchissime, alte 70 metri e hanno ispirato artisti come Courbet e Monet. Intorno il mare verde smeraldo. E’ qui che Jamal si allena ogni giorno, qui in “Paradiso” tutto ha inizio.
Come sempre i luoghi scelti da quest’autore sono speciali, selvaggi, ricchi di fascino e possono essere il punto di partenza per viaggi da sogno.
E allora ragazzi cari, appassionati di gialli e non, non vi resta che tuffarvi nel brivido di questa storia e lasciare che vi avvolga con le sue spire, pronta a sorprendervi ad ogni pagina.