La libreria del buon romanzo
Autore: Didier Jacob
Testata: Internazionale
Data: 9 aprile 2010
Se siete una di quelle persone che non salgono sul treno senza aver prima comprato l'ultimo best seller, lasciate perdere questo libro, dove degli appassionati di lettura decidono di aprire a Parigi una libreria ideale formata unicamente da capolavori. Questo romanzo è una sfida all'economia di mercato. Ivan Georg ha fatto il libraio qua e là: a Strasburgo, Vichy, Marsiglia e infine a Meribel. Non ha vizi se non quello della lettura e una volta è stato in una prigione turca per essersi fatto beccare scioccamente con trenta grammi di cannabis. Nella sua oscura libreria privilegia volumi che ama e trascura le novità, finché il suo padrone non lo licenzia. Ivan non tarda a sognare insieme a Francesca, una ricca cliente, una libreria di un genere nuovo, dove appunto non si vendono che capolavori. Ma chi si occuperà della selezione delle opere? I due decidono di reclutare un drappello di grandi elettori, tutti scrittori famosi di cui, per proteggerne l'indipendenza, si preserverà gelosamente l'anonimato. Quanto alle novità, saranno accolte con il contagocce. La libreria apre. Il successo dell'iniziativa è immediato, ma non tutti ne sono contenti. Gli scrittori di seconda o terza categoria, che non hanno diritto di cittadinanza nella libreria, organizzano una protesta che scivola nella violenza. Una fantasia poliziesca che dissimula una riflessione economicamente scorretta sulla commercializzazione dei beni culturali.