Login
Facebook
Twitter
Instagram
Newsletter

Esce «Donne a perdere», primo di una serie di noir firmati da scrittori che collaborano con l’autore padovano Carlotto: «Ecco la mia factory» Intanto prepara la sceneggiatura per un film americano sul crimine organizzato.

Autore: Nicolò Menniti-Ippolito
Testata: Il Mattino di Padova
Data: 25 marzo 2010

E’ un po’ come nel cinema. Un autore affermato decide di dare una mano ai più giovani, di usare la sua autorevolezza e la sua esperienza per favorire la creatività degli altri. L’anomalia è che qui si parla di letteratura e quindi quella introdotta da Massimo Carlotto è una novità assoluta. Ma forse è meglio che sia proprio l’autore padovano a spiegare: «Tutto è cominciato – racconta – con Perdas de fogu. Per scrivere quel libro avevo bisogno di aiuto, perché l’inchiesta che vi era dietro era molto complessa. Così ho deciso di farmi aiutare da una decina di persone, che erano interessate alla storia specifica ed al noir come genere. Per poter lavorare insieme era per… necessario fare una specie di laboratorio, in cui poter spiegare come funziona il genere, come costruire le trame e così via. Poi il libro è stato scritto a più mani, io ho “carlottizzato” il tutto e pubblicato. Però non volevo che l’esperienza andasse persa». Pensando a come utilizzare questo lavoro comune, ecco un progetto articolato e innovativo, da svolgere in due fasi. Oggi sarà in libreria Donne a perdere (E/O, pp. 448, euro 18), tre noir di scrittori della factory Carlotto, se così vogliamo chiamarla.

«Delle dieci persone che hanno costituito i Mama Sabot, che hanno firmato con me Perdas de fogu, cinque hanno continuato a lavorare insieme a me e ora quattro di loro pubblicano questo libro, che è una novità assoluta per il panorama letterario italiano, perché raccoglie tre romanzi noir, uniti per…ò da una tematica comune». Soluzioni finanziarie di Michele Ledda, Sette giorni di maestrale di Ciro Auriemma e Renato Troffa, Un amore sporco di Piergiorgio Pulixi parlano infatti tutti e tre di donne e del loro sfruttamento, un nuovo capitolo di quel noir di inchiesta che Carlotto ha reinventato, raccogliendo l’eredità di scrittori come Claude Izzo e Montalban. «Cominciamo con questo libro – dice ancora Carlotto – ma il progetto prevede una vera e propria collana, «Sabotage », che esordirà l’anno venturo e punta a pubblicare venti libri in cinque anni. Abbiamo allargato il gruppo e tutti insieme stiamo lavorando sulle trame, poi ognuno scriverà il suo libro. Il noir è in crisi e credo che sia diventato necessario sperimentare di più, partendo proprio dalle trame, che devono essere articolate e studiate nei minimi dettagli. Sono i lettori a chiederlo». Carlotto va a colpire uno dei punti deboli della produzione letteraria italiana, quella debolezza di racconto che rende anche difficile la traduzione all’estero. «Si tratta di fare, dicendolo, quello che gli americani fanno da molti anni tenendolo nascosto – dice Carlotto – perchè per costruire trame complesse ed elaborate bisogna lavorare in più persone, partendo da indagini precise e non superficiali ». E del resto la cultura americana apprezza questo modo di lavorare. «In questi mesi – dice lo scrittore – ho viaggiato molto in tutto il mondo perchè gli americani mi hanno chiesto di scrivere un film sulla grande criminalità organizzata nel mondo. Sono argomenti in cui loro si muovono con difficoltà ed allora hanno pensato a me ed ai miei libri». Carlotto ha già steso una prima sceneggiatura, poi verrà anche il libro. «E’ una cosa che sarà pronta fra un paio di anni – dice – ma non so ancora se uscirà prima il libro o prima il film. Anche il libro comunque uscirà probabilmente prima in America. In Italia, invece, uscirà a settembre un libro scritto con Maurizio Camardi, dedicato ai molti viaggi che abbiamo fatto insieme»