La sposa gentile, di Lia Levi
Autore: Stefano Donno
Testata: StefanoDonno
Data: 10 marzo 2010
Chissà per quale strana ragione del Destino, con Lia Levi ho avuto sempre a che farci, vuoi perché qualcuno mi consigliava un suo libro, vuoi perché mi sia trovato da spettatore (nelle rare occasioni in cui mi sono spostato da Lecce) ad assistere alla presentazione di un suo libro. Mi ha sempre sbalordito la dolcezza del suo sguardo, il suo sorriso accogliente, e i suoi modi gentili da donna di altri tempi. Mi piacciono i suoi racconti densi nel respiro di una scrittura che sa alternare leggerezza, piacevolezza e gusto sopraffino con grande maestria, in grado di eseguire ritratti dell’anima degni del più grande pittore contemporaneo. Insomma Lia Levi è una delle nostre scrittrici più interessanti.
Di origini piemontesi, Lia Levi vive a Roma dove per ben trent'anni è stata a capo del mensile ebraico “Shalom”. A Roma dalla prima infanzia, la signora Levi ha vissuto in questa città la maggior parte degli accadimenti più nefasti della storia del nostro paese: quelli segnati dalle “leggi razziali” del 1938. Ho seguito le sue vicende editoriali per la casa editrice E/O da “Il mondo è cominciato da un pezzo” sino a quest’ultimo lavoro e devo dire che non ha mai tradito le mie aspettative. “La Sposa Gentile”, fondamentalmente prende spunto da un intreccio familiare ambientato nel secolo scorso che ha come sottofondo una vicenda vera: l’avversato matrimonio di un giovane banchiere, figlio della borghesia ebraica piemontese, con una contadina cattolica. E’ la storia di Amos, giovane banchiere ebreo di una cittadina piemontese, che vuole diventare qualcuno e vuole mettere su famiglia. Una famiglia però di solido stampo patriarcale.
Si innamora fortemente di Teresa, una contadina cristiana del luogo, che diverrà il motivo principale per cui il loro matrimonio sarà caldamente osteggiato dalla comunità ebraica. Ma la forza dell’amore di Teresa per il suo uomo, porterà la giovane donna ad una scelta difficile ma ineludibile: quella di voler diventare anche lei ebrea. L’intera vicenda narrata nelle pagine di questo deliziosissimo lavoro, va dai primi del novecento sino alle leggi razziali del 1938, con un sottofondo di vicende politiche e di costume includenti l’età giolittiana, le prime agitazioni femministe per il diritto di voto alle donne, l’avvento del fascismo. Romanzo dunque storico e sentimentale, con protagonista un bellissimo modello di donna, Teresa, originale e in grado di accettare ciò che non conosce e di aprirsi senza pregiudizi e remore al nuovo che la vita le offre. Imperdibile!