In una stanza vuota un uomo è ritrovato con una cinghia intorno al collo. Sotto di lui c'è una grossa pozza d'acqua. Solo l'uomo poteva entrare in quella stanza. Cosa è successo? E cosa significa quella pozza? L'indovinello ritorna più volte nelle pagine di Si scioglie, esordio della giovane scrittrice fiamminga Lize Spit, nata nel 1988. Quando leggiamo che Eva, verso la fine dei suoi vent'anni, si mette in viaggio con un gigantesco blocco di ghiaccio nel bagagliaio dell'autmobile per andare da Bruxelles alla sua città natale nella pianura del Kempen, intravediamo la soluzione del mistero. Ma non ci è ancora chiara la posta in gioco. Qμel che segue è la tipica storia di una giovinezza in un paesino belga. Eva rievoca la sua infanzia, con un fratello e una sorella che manifesta gravi disturbi psichiatrici, un padre autoritario e una madre senza autorità. Entrambi i genitori bevono troppo, e questo l'ha costretta ad assistere a continue scene di squallore. Ha due amici maschi, Laurens e Pim, da cui è inseparabile. Poi un giorno arriva la pubertà.